
Si devono superare nei canali bassi alcuni pendii sostenuti ed esposti (graduazione complessiva volo 3.3 E3); prestare attenzione ai crepacci; in salita nella parte bassa scegliere il passaggio più comodo osservando il terreno con attenzione; nel periodo di fattibilità (maggio) la neve si incontra da quota 2.100.
Itinerario problematico con la nebbia.
Si parte da Bonneval Sur Arc (in auto alla piazzola con tavoli del 1° pilone della seggiovia del Vallonnet); seguire la pista a fianco della seggiovia e raggiungere la stazione di arrivo. In tarda stagione si può giungere in auto direttamente alla prima stazione o anche oltre (quota 2.150) percorrendo la comoda sterrata, che si stacca dalla strada per l’Ecot dopo 150 m dall’area attrezzata del primo pilone della seggiovia; con 4×4 è possibile salire ancora per un centinaio di metri di dislivello proseguendo sulla sterrata di servizio delle piste. Continuare nel vallone sulla dx del rio du Vallonnet fino a giungere ai piedi della grande conoide che è originata dal Gh. Sup. du Vallonnet; salire la conoide a piedi (ramponi) alquanto verso sx (non troppo sotto la parete che scarica pietre) al di fuori del corridoio di scarico del canale delle cascate soprastanti; passare una strettoia a sinistra poi aggirare verso dx la dorsale rocciosa con cengione di solito innevato giungendo al di sopra della prima cascata tenendosi sempre un poco a sx del solco del canale principale (stando sempre sulla sx non vi è il pericolo di trovarsi sotto il tiro dei seracchi); proseguire inizialmente a sinistra in un accenno di comba/canale poi risalire un susseguirsi di canalini e cenge o sulla sinistra (più facile) o sulla destra sul bordo del canale principale (non entrare nel canale per presenza di seracchi soprastanti anche se ormai ridotti di volume), fino a giungere ai residui bassi del ghiacciaio; oppure dalla strettoia arrampicare sulle facili rocce di contorno della costiera a sinistra giungendo comodamente sempre alla lingua del ghiacciaio, la cui notevole riduzione obbliga ad una deviazione prima a sinistra verso la crestina, poi verso destra per superare un risalto. Salire direttamente sul ghiacciaio inizialmente in falsopiano, seguito da un pendio intermedio che si raddrizza alquanto, passare prima a sx (crepacci) di un accenno di seraccata, poi dopo un falsopiano lungo il quale si attraversa a destra (crepacci nel senso di marcia), salire a dx di una seraccata, verso la base del pendio N delle P.tes du Grand Fond e lungo un bel pendio/canale ripido (crepacci) giungere nei pressi del Col du Grand Fond a circa quota 3.380. Puntare al Dome sulla destra, superando la terminale cui segue un breve pendio ripido che porta alla calottina di vetta.
In discesa seguire l’itinerario di salita.
Gita da fare da metà maggio dopo un periodo di bel tempo ed a condizione che si sia scaricata la neve nella parte alta dei canalini sopra la conoide.
Per visionarla è utile fare l’Ouille du Midi o salire sulla strada dell’Iseran.
Dal Col du Grand Fond è possibile proseguire in direzione est fino a raggiungere il col du Fond da dove è possibile raggiungere la vetta de L’Albaron.
- Cartografia:
- IGN 3633ET Tignes Val D'Isere - Haute Maurienne
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