
L1:evitare il piede dello Sperone, rimontando da sx in obliquo verso dx le facili placche iniziali, in direzione di un evidente diedro-canale appoggiato. Sosta su 3 ch.( 40 m II III )
L2: salire su placca (chiodi) in direzione del diedro-canale soprastante che termina con una strozzatura. Superarla e raggiungere una Sosta attrezzata su 3 ch. nella nicchia sottostante il primo salto verticale.(20 m IV)
L3: superare il salto per una rampa-fessura tendente a sx (ch. nel diedro a dx; pass. di V), rientrando nel diedro-camino (ch.) e uscendone sulla placca di sx quando in alto si restringe strapiombando un pò (V-); proseguire su terreno più semplice fino ad un evidente forcellino. Sosta su spuntone o cless. (35m)
L4: abbassarsi 15 m a sx lungo il canale, sino ad una Sosta (fix + ch.) alla base di un diedro obliquo (15m);
L5: salire il diedro-rampa, obliquo da dx verso sx (2 ch., IV); proseguire per un canalino su terreno friabile e sfasciumi in direzione della liscia pancia terminale (caratterizzata in basso da un grande occhio di roccia scuro), sino a 10 m circa sotto la stessa, sostando nel canale-camino evidente che sale verso dx, in direzione dello Sperone. Sosta su grossa clessidra dentro il canale (50m)
L6 : risalire il facile canale sino a pochi metri sotto il culmine dello sperone, quindi proseguire a sx per placca (IV+/V-), nel tratto compreso tra lo sperone (a dx) ed un’evidentissima nicchia a “occhio” nero (a sx), sino a raggiungere un terrazzino alla base della monolitica pancia terminale. Sosta su 2 spit (40m)
L7: traversare subito a sx (ch. con cordone) e risalire su ottima roccia lungo un’evidente colata grigia, fessurata sulla sx, fin sotto uno strapiombo (alla base fessura orizzontale proteggibile).
Da qui, due opzioni:
a) superare lo strapiombo appena sulla dx, su piccole prese (VI+), proseguendo poi per una rigola grigia su difficoltà minori, quindi per la facile (III +) placca terminale (visibile uno spit da 8mm qualche metro sulla dx), fino ad uscire in cresta. Sosta su spuntoni (60m)
b) ovvero (come gli apritori A. Bafile e D. Antonelli 8-7-1943) salire alcuni metri sopra il chiodo, sfruttare per i piedi una rampetta obliqua verso dx, traversando orizzontalmente qualche metro per salire poi verticalmente (V+) e riprendere la facile placca appoggiata terminale (spit da 8mm), fino a uscire in cresta. Sosta su spuntoni (60 m)
L8: proseguire su placca appoggiata e gradoni lungo il filo in direzione della Cresta SSE (50m III II).
Raggiunta la cresta si continua fino all’anticima SE della Vetta Ovest che si raggiunge con altri 100m facili per tracce evidenti.
Discesa : per la Direttissima (S), o per la Cresta Ovest, o per la via Normale (NO)
- Cartografia:
- Carta CAI 1:25000 Gran Sasso d'Italia
- Bibliografia:
- CAI-TCI Gran Sasso d'Italia
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