Gran Sasso, Corno Grande (Vetta Centrale) – Via Mallucci-Monti - Alpinismo | Escursione in alta montagna a L'Aquila, Abruzzo

22/08/2018 | annibale | di profilo la Cresta della Via Mallucci-Monti

22/08/2018 | annibale | ambiente straordinario

22/08/2018 | annibale | L5: il tiro di V°

Dettagli

Dislivello (m): 300
Quota partenza (m): 2100
Quota max/vetta (m): 2893
Esposizione: Sud
Grado: AD

Località di partenza

Campo Imperatore

Punti d'appoggio

Bivacco Bafile

Note

La via Mallucci-Monti segue la lunga cresta che sale dal bivacco Bafile fino alla Vetta Centrale del Corno Grande.
Si tratta di una via classica, aperta da Alfredo Mallucci e Vincenzo Monti nell’agosto 1950, perfetta per esplorare il Gran Sasso oltre la Grande Comba ed oltre il Bivacco Bafile. Lì si entra in un altro mondo, in cui si aprono scenari di avventura, in ambiente fantastico, appartato, solitario e delicato, dove ogni passo va attentamente ponderato.
La via non è molto ripetuta, ma nei punti difficili risulta protetta; anche la doppia, dopo il tiro chiave è attrezzata con cordone e maglia rapida.
La roccia non è eccezionale; risulta buona nelle difficoltà, ma friabile e di qualità mediocre per lunghi tratti.
Materiale: due mezze, dadi, friend medio piccoli, cordini, qualche chiodo.
Difficoltà AD (difficoltà massima V°)

Avvicinamento

Da Campo Imperatore (2130 m) si sale alla Sella di Monte Aquila (2335 m, 0:30 ore). Si prosegue in leggera salita fino alla successiva sella (sella di Corno Grande, 2421 m, 0:50 ore). Il sentiero diventa ripido e con numerose svolte si oltrepassa il Sassone (2550 m circa) e si raggiunge il bivio per il bivacco Bafile (2620 m circa, 1:15 ore). Si segue ora il sentiero che, verso destra traversa nel vallone. Con diversi saliscendi (cavi d’acciaio e scalette) si traversa sotto la parete est della vetta Occidentale e dopo aver superato il Belvedere si raggiunge la grande Comba detritica, dove si traversano dei facili nevai residui. Oltrepassato il ghiaione, si inizia a salire una rampa che termina davanti al bivacco Bafile (2669 m, circa 2 ore), a picco sulla valle dell’Inferno.
L’attacco è sulla parete alle spalle del Bivacco .

Descrizione

L1: si sale dritti per placche appoggiate fino ad una lapide in ricordo di F. Di Marcobernardino. Sosta su 2ch. (45 m, II+)
L2: si obliqua verso destra e si risale una bella placca a rigole , fino alla sommità della parete. Sosta su spuntone con cordone (20 m, III).
L3 si traversa verso destra e si risalgono brevi paretine di roccia rotta fino alla fine della corda, destreggiandosi tra sfasciumi, piccole creste instabili, roccette e pinnacoli. Sosta su spuntone (60 m, II+)
L4: si traversa verso sinistra e si rimonta una alta guglia ritrovandosi su una strana cima pianeggiante, lievemente inclinata e fratturata. Si ridiscende qualche metro portandosi alla base di un diedro di 15m con un chiodo quasi alla base . Sosta su spuntone (40 m, II e III ).
L5: nel diedro per circa 15 m fino ad una Sosta su 1ch (15 m, V , 3 ch. di via).
L6: ci si sposta un paio di metri verso dx con un traverso, poi verso sinistra (ch.) si supera uno strapiombino, portandosi sopra al tetto che sovrasta il diedro. Si continua per un diedro fino alla base di una paretina. Sosta su 1ch. (20 m, IV , 3 ch. di via).
L7: si segue la cresta fino al culmine. Sosta su cordone con maglia rapida (35 m, II+ – )
L8: si utilizzano i cordoni con maglia rapida per una calata di circa 30 m sulla sottostante forcella. Ci si sposta qualche metro e si sosta alla base di un canale su 1ch. (35 m, III)
L9: su terreno facile ma insidioso per il ghiaino presente, si traversa su cengia verso sinistra fino alla base di un evidente canale (il canale giusto da risalire è evidenziato da una freccia rossa sbiadita). Si entra nel canale con un traversino su rampa ascendente e lo si risale (roccia rotta) fino ad un forcellino. Sosta su spuntone. (65 m, II)
L10: si supera a dx una breve placca e si entra in un canale più largo (roccia rotta). Lo si segue fino ad un forcellino. Sosta su spuntone. (60 m, II+).
L11: si traversa verso destra in leggera discesa e si raggiunge un ultimo canale, anche questo di roccia molto friabile . Lo si risale sulla destra poi al centro fino ad uscire sulla cresta dove passa la Traversata delle Tre Vette. Sosta su spuntone(60 m, II).

Per facili roccette alla Vetta Centrale (50 m, I )

Discesa:
dalla Vetta Centrale si scende alla Forcella Gualerzi (doppia) e da questa al sottostante Calderone (doppie). Da qui per sentiero si torna a Campo Imperatore.

Storico

Alfredo Mallucci e Vincenzo Monti nell’agosto 1950