Questa nuova ferrata percorre la parte rocciosa della dorsale morenica che separa il ghiacciaio di Laveciau da quello del Gran Paradiso.
Raggiungibile dal rifugio Vittorio Emanuele o dallo Chabod. Ultimata la breve ferrata è possibile continuare sulla morena raggiungendo la schiena d'asino congiungendosi alla via normale a circa 3600 m. e poi la vetta, oppure rientrare.
Non sono presenti divieti quindi può essere percorsa in entrambi i sensi, per la salita e la discesa.
Dal Vittorio Emanuele salire le tracce della via normale dietro il rifugio.
Dopo una ventina di minuti si giunge al torrente che scende dal ghiacciaio del Gran Paradiso che bisogna attraversare.
Salire l’evidente ed affilata morena, percorrerla interamente la traccia ben battuta che la sovrasta fino ad incontrare una parete rocciosa.
Alla destra di essa vi è un facile passaggio che permette di superare il breve salto per arrivare pochi metri più in alto dove si deve percorrere un lungo tratto di rocce rotte, ben segnalato da tracce e numerosi ometti fino a quota 3300 m. circa.
Fino a qui si tratta dello stesso percorso che dal Vittorio permette di collegarsi alla nota salita al Gran Paradiso sul ghiacciaio di Laveciau che parte dallo Chabod.
Dove la dorsale si restringe e la neve lascia il posto a stretti affioramenti rocciosi ha inizio la via ferrata, segnalata da apposito cartello indicatore multilingue.
La parte attrezzata percorre un po’ il filo di cresta e un po’ il versante est, agevolata da numerose staffe per mani e piedi.