Richiede neve sicura nel tratto del canalone conclusivo.
Dal bivio prima di Fondo si sale al piazzale degli ex impianti di Palit località Vaudanza (con strada percorribile si parte direttamente da qui) salendo la ex pista con moderata pendenza o alternativamente (più lungo) seguendo la stradina di servizio. Dopo circa 150 m di dislivello la stradina si biforca, occorre seguire a sinistra, con una rampa che conduce ad un tornante che si affaccia panoramicamente sul Monte Lion e sulla bassa Val Chiusella. Qui alternando strada a pendii più aperti si prosegue in direzione sud, trascurando poi la strada quando essa piega a destra per raggiungere la stazione di arrivo della vecchia seggiovia (da qui si proseguirebbe per punta Palit).
Ora inizia un traverso che condurrà nel cuore del vallone di salita compreso tra Monte Lion e Punta Palit con il Gran Munt in fondo. Traverso che potrebbe risultare un po’ scomodo in alcuni tratti ma privo di difficoltà. Si passa l’alpe Piera 1672 m e quindi aggirato un dosso il il consiglio è di non seguire necessariamente le tracce che potrebbero mantenersi a mezza costa sul pendio a destra, ma appena possibile scendere sul fondo dell’avvallamento, dopo aver aggirato un costone, per raggiungere due grosse baite, Alpe Granariol a circa 1760 m.
Ora si prosegue a destra, salendo un breve pendio che adduce alla parte mediana del vallone, sotto le propaggini dell’anticima di Punta Palit.
Si punta ora all’evidente canalone di salita, che pur presentando buone pendenze è ampio e offre diversi ripiani dove ci si può riposare. In caso di neve dura qui potrebbero servire i ramponi per salire sulla linea di massima pendenza. Quando il canalone si allarga, si compie un breve semicerchio da destra a sinistra per addolcire il pendio, e quindi con un traverso a sinistra si sbuca sulla dorsale spartiacque con la Val Savenca. Volendo con ramponi e piccozza si può salire il canale sino al suo termine, molto più ripido seppur breve.
Dalla dorsale in pochi minuti senza particolari difficoltà (media pendenza) si sale dapprima ad una sella con un rudere e quindi poco oltre alla piatta cima.
Discesa dal percorso di salita, oppure concatenando il Gran Munt con il Monte Lion, non fattibile con semplicità per cresta che ad un certo punto presenta salti rocciosi, la soluzione più agevole è di ridiscendere dal percorso di salita sino a sotto la barriera rocciosa, quindi non appena possibile (tenuto conto delle condizioni della neve) si traversa in direzione del Monte Lion. Altra soluzione è scendere fino all’Alpe Granariol e da qui con 200 m di dislivello salire al Monte Lion e scendere poi dalla sua via classica.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.25 alle Soana, Bassa Valle Orco