Il dislivello totale tiene conto dei 150 metri che si perdono scendendo dal Colle del Pis (2613).
La vetta è costituita da tre cime (si arriva con questo itinerario alla più elevata) che sono unite da una cresta discretamente esposta ma ben percorribile (o con gli sci - necessari rampant) o a piedi (necessari ramponi). Occhio alle condizioni ovviamente. Percorso sia in saita che in discesa da intraprendere con neve assolutamente sicura: si percorrono pendi ripidi, valloni e traversi certamente soggetti ad alto rischio. La salita dal versante sud (valicato il colle del Pis) è da valutare OS. La discesa sul versante Nord (Vallone del Gran Muels) BS (bello ripido il primo tratto di discesa dalla vetta). Da intenditori che cercano valloni poco frequentati ma davvero belli. Se si intende ritornare dal medesimo itinerario tenere conto ovviamente della risalita al Colle. VIsta spettacolare.
Da Pragelato salire alla stazione intermedia dei vecchi impianti del Clot lungo la pista in disuso (direzione sud).
Giunti alla stazione deviare decisamente a SX lungo la mulattiera facile da individuare. Salire all’ampio pianoro che si apre sopra il tratto boschivo.
In questo tratto di bosco scegliere l’itinerario migliore a seconda delle condizioni (la vecchia mulattiera non guasta: il bosco è da conoscere onde non ravanare troppo).
Giunti all’inizio del vallone (molto bello) dopo un tratto in falsopiano puntare al Colle del Pis che si trova a sinistra. Preferibile passare sulla dorsale che si trova a dx del valloncello sotto la cresta rocciosa. Giunti al Colle perdere quota per 150 metri fino a giungere al pianoro per poi proseguire ascendendo verso sx verso il Colle dell’Albergian (da non raggiungere). Salire ascenendo verso sx i ripidi pendii che conducono alla cresta rimanendo per quanto possibile e a seconda delle condizioni sulla sx. (tratti assai ripidi: rampant assolutamente necessari). Giunti alla cresta percorrerla sul lato sud fino a giungere alla prima cima del Grand Miuls. Proseguire lungo la cresta per superare la punta intermedia per arrivare alla terza (quella che dove ci si ferma se si sale dal vallone del Gran Muels). Discesa sul versante opposto con pendii inizilamente sostenuti. Prima parte molto bella e facile da individuare. La gorgia con neve abbondante (ma sicura) non crea problemi. Nel bosco ….. aggiustarsi alla meglio: i pendii sono ripidi ma il bosco non è troppo fitto.