Da Cesacastina si sale la sterrata in direzione delle “Cento Cascate” e si parcheggia dopo circa 3 km, in corrispondenza di uno spiazzo e una sbarra con bacheca del parco Nazionale (quota 1.340 ca.).
Si prende la sterrata, inzialmente in discesa e poi, dopo aver attraversato un ponte che scavalca il Fosso dell’Acero, verso dx e in salita fino a un casotto dell’Enel. Di qui si entra per una traccia nel bosco, si attraversa un tratto ripido e una radura erbosa (ortiche!) e si rientra nel bosco (qui piuttosto rado).
Più su si incontra nuovamente la sterrata (segno del Sentiero Italia su un albero a dx), la si attraversa e si prosegue su sentiero “tagliando” un tornante della strada, che poi si segue per un tratto nel folto del bosco (segni, anche con nastri biancorossi legati ai rami), fino a che non si stringe e punta verso il Fosso, al quale si arriva subito dopo un piccolo punto pic-nic (tavolo, panche, barbecue).
Da qui in poi il sentiero segue fedelmente il corso del Fosso dell’Acero, tenendosi sulla dx idrografica. E’ la parte più spettacolare del percorso: le cosiddette “Cento Cascate”. Proseguendo lungo il torrente si supera il limite del bosco e si perviene alla Fonte Mercurio (1.759 m.; captata e asciutta!), lasciando a sinistra il bivio per uno stazzo di pastori (specie di bivacco in lamiera).
Da qui si prosegue senza via obbligata, abbastanza faticosamente, tenendo sempre sulla destra la “Costa delle Troie” e senza mai allontanarsi eccessivamente da essa. Occorre scegliere il percorso che consenta di fare meno saliscendi attraverso le decine di torrenti e fossi, fino a giungere in cresta alla sella di quota 2.309. Da qui per una larga cresta di arenaria scoperta ed erosa e poi per un ampio dosso erboso si arriva alla vetta del Monte Gorzano, forse la cima più panoramica dell’intero Appennino Centrale (grande ometto e croce metallica).
In discesa si percorre il pianoro della Costa delle Troie, cercando di tenersi vicini alla linea di cresta che guarda le Cento Fonti (da cui si è saliti) fino a raggiungere a quota 2.000 un ometto. L’ometto indica un sentierino ripido e divertente, che porta veloce alla Fonte Mercurio, traversando in discesa. Di qui, per l’itinerario di salita, al punto di partenza.
- Cartografia:
- Monti della Laga 1:25000, ed. SER
- Bibliografia:
- S. Ardito, A piedi in Abruzzo, vol. 1