Dal parcheggio per la strada gallo-romana (Ovest), si arriva alle Borgate Piano e S. Giovanni.
Trascurando il bivio per S. Rocco, in 40 min. dal parcheggio si arriva ad una cabina elettrica e al cartello della ferrata.
A sinistra un sentiero scende nel bosco fino al bivio a sinistra per la via ferrata.
Dopo circa 10 min. si arriva all’attacco del primo cavo.
Comincia la lunga serie di cenge, piccoli muri e placche che si traversano in diagonale discendente fino a pochi metri sopra l’acqua dove si trova il ponte tibetano che attraversa la gorgia (larga 20/25 m.).
Qui si è a metà del percorso.
Il sentiero prosegue, per circa mezz’ora, a tratti senza cavi, in un bosco ombroso, sino ad incontrare la scala a pioli di 6 m. circa che porta in riva al torrente.
Con un saliscendi continuo si arriva ad un bivio: dritto Giaglione, a destra Gravere. Continua il saliscendi che termina in riva al fiume.
Qui si incontra il secondo ponte tibetano, più corto del precedente (15 m.), basso sull’acqua. Dall’altra parte della riva si è sotto il paretone che cade giù da Giaglione.
Risalire i 150 m. di parete sfruttando cenge oblique, tratti di sentiero, paretine, piccoli muri fino all’ultima placca liscia e strapiombante, poi una scala di gradini di terra e legno riporta a Giaglione.
Salire la sterrata che porta in 5 minuti al castello e da lì in 3 minuti al parcheggio delle scuole elementari ) (molto utile la fresca fontana nel parcheggio).
- Bibliografia:
- LE VIE FERRATE di Dario Gardiol ed L'Arciere