Si segue l’ itinerario classico che da Dondena (o da Mont Blanc se la strada per la precedente località non risulta percorribile o ancora servendosi degli impianti della Cimetta Rossa) sale a l Mont Glacier. Una volta raggiunta la vetta si continua lungo la cresta ovest, inizialmente affilata, tenendo il versante meridionale. Quando la cresta piega leggermente verso sud divenendo più ampia ed arrotondata si scavalca e si comincia a scendere il bel pendio nord-ovest fin dove diviene evidente la cresta che, verso nord, conduce prima al Col d’ Eyele e poi al Monte Rafray.
Ci si mantiene sul versante ovest poco distanti dalla cresta effettuando un lungo traverso all’ incirca all’ altezza del sentiero estivo proveniente dal col Fussi. Ci si porta alla penultima insellatura che precede l’ impennata della cresta sud del Monte Rafray e che corrisponde al Col d’ Eyele.
Qui si scavalca la cresta e si comincia a scendere sul versante orientale del colle che guarda il vallone di Savoney. Dopo un tratto iniziale sotto il colle abbastanza ripido conviene poggiare verso sinistra (nord) per raggiungere il valloncello che scende dall’ ultima insellatura che precede l’ inizio della cresta sud del Monte Rafray (meno ripido). Lungo quest’ ultimo si guadagna il pianoro dove sorge il lago Margheron (2377m).
Qui si ripella e ci si dirige in direzione del Col Mezouve. La dolcezza dei pendii che adducono al colle sono l’ ideale per ricominciare a salire senza traumi. Giunti al Col Mezouve (2614 m) ci si abbassa di una cinquantina di metri di dislivello per portarsi sui pianori dei laghi antistanti il Colle della Gran Rossa. Attraversatili in direzione del colle, si raggiunge quest’ ultimo risalendo da ultimo una breve impennata.
Dal colle (2766m), seguendo la cresta ovest, si guadagna rapidamente la cima della Gran Rossa (2866m). Dalla cime si riguadagna il colle e d a questo, lungo il classico itinerario che percorre il vallone del Giaset, si rientra a Dondena.