Offre una facile e piacevole arrampicata su passaggi sempre brevi e poco esposti, particolarmente adatti ai principianti. Il torrione è stato dedicato all’alpinista pinerolese Giuditta Ruetta.
La via di salita si tiene al centro del torrione. Dopo una spaccatura-camino e una facile placca si raggiunge un grande terrazzo alla base della paretina centrale, alta una ventina di metri, cui segue, leggermente sulla sinistra, un caratteristico strapiombetto e la facile crestina finale che conduce in vetta. È possibile effettuare innumerevoli varianti a destra e a sinistra della via descritta.
Il torrione, in passato attrezzato con tre chiodi, è oggi interamente attrezzato a spit e soste con catene. In totale sono tre tiri.
Se si segue la linea degli spit l’arrampicata è più diretta, si affrontano delle belle placche e i passaggi sono più impegnativi. Se si segue la linea storica, in alcuni punti leggermente a sx degli spit, le difficoltà non superano il III/III+.
Discesa in corda doppia, altrimenti dalla punta è possibile ritornare velocemente alla base percorrendo il pendio boscoso fra il torrione e il colle Sperina.
- Cartografia:
- Torino, Pinerolo e Bassa Val di Susa (IGC; 1:50.000)
- Bibliografia:
- Rocca Sbarua e Monte Tre Denti di Gian Piero Motti (1969; reperibile in biblioteca)