Partendo da Ribba si aggiungono 200 metri circa di dislivello ma ci si può riscaldare sulla salita per Bout du Col evitando le rampe per il Lago Verde a gambe fredde.
Da Bout du Col si risale tutta la strada/mulattiera che con pendenze sostenute e fondo impegnativo ci porta al Rifugio Severino Bessone al Lago Verde (2590 m). Da qui si imbocca il sentiero che alla nostra destra risale ripido il pendio fino al Colle di Valpreveyre (indicato sulle carte come Passo Bucie, 2737 m). Ora inizia un bel sentiero mezzacosta ciclabile sul versante francese che, nella seconda parte, diventa ripido e tecnico, fino ad arrivare sopra un pianoro erboso. Qui a sinistra comincia la breve risalita bici in spalla per il Col Bucie (2635 m), una volta raggiunto scendendo pochi metri sul lato Val Pellice siamo al Bivacco Soardi.
Dal bivacco seguendo le indicazioni per Villanova iniziamo la lunga e tecnica discesa, subito il sentiero sembra bello ma lascia prontamente spazio ad una sezione più pietrosa con un traverso poco ciclabile per arrivare al Col di Boina dopo una leggera risalita. Superiamo il colletto e cambiamo vallone, la discesa seppur molto tecnica e discontinua è abbastanza ben ciclabile per chi ha dimestichezza con questi terreni, il paesaggio, neanche a dirlo, è meraviglioso e selvaggio!
Raggiungiamo quindi con una serie di tornantini bellissimi l’Alpe Crosenna a quota 1653 m. dove, tralasciando il sentiero per il Col Content, proseguiamo la discesa sempre su bel sentiero fino alla strada carrozzabile per il Prà.
Scendiamo ancora verso Villanova, su strada sterrata, fino a quota 1300 m circa dove incontriamo un bivio con una sterrata in salita a sinistra. La imbocchiamo iniziando a risalire verso le Bergerie del Giulian e la Colletta delle Faure, inizialmente con pendenze dolci che man mano diventano più severe fino ad arrivare ad oltre il 20% di pendenza! Dopo una serie di tornanti spaccagambe giungiamo su un tratto pianeggiante con un altro bivio, anche qui andiamo a sinistra seguendo l’indicazione per la Colletta delle Faure e l’Alpe Bancet. Ancora pendenze severe poi c’è spazio per respirare su un lungo traverso fino al Col Bancet e via di nuovo con la pendenza (questa volta meno decisa) per arrivare all’alpeggio Bancet dove è presente una bella fontana oltre alle baite in un bellissimo contesto alpino. Siamo a quota 2241 m.
Qui ci aspetta la parte che richiede più attenzione dell’intera gita, il sentiero è di difficile individuazione seppur segnato di tacche bianche e rosse qua e la, si prende dietro una presa dell’acqua oltre le baite dell’alpeggio con un passaggio roccioso che conduce sui pratoni superiori. Bisogna sempre stare alla sinistra del rio che scende dalla Punta Fiunira. Arrivati a quota 2500 metri fare attenzione a non portarsi verso destra invogliati dal bel pianoro che conduce ad un colletto ben visibile, ma risalire a sinistra passando sotto delle barre rocciose portandosi proprio sulla dorsale erbosa che discende dalla Punta Fiunira posta proprio sopra di noi! A questo punto troverete altri segni che basterà seguire per arrivare all’evidente colletto posto tra Fiunira (a destra) e Cerisira (a sinistra).
Dal colletto ci manca un ultimo sforzo per arrivare in cima alla Cerisira (2822 m), attenzione ad un primo ed unico passaggio insidioso dove bisogna risalire per un paio di metri un canalino di roccia e terra leggermente esposto, qui se si è in due ci si passa le bici altrimenti bisogna arrangiarsi da soli! Superato il passaggio non ci resta che risalire gli ultimi faticosi metri su bel sentiero arrivando alla casermetta diroccata che domina la cima della montagna! Da qui se la giornata è bella vediamo proprio davanti a noi il Bric Bucie!
Inizia la seconda discesa (e anche la più bella) verso Prali, su mulattiera militare ormai ridotta a sentiero ma che presenta ancora in molti punti i muretti a secco e il disegno tipico di questi capolavori militari alpini! Ci innestiamo sul sentiero che scende dal colletto della Gran Guglia e giù tra tornanti e traversi tra i prati di questo stupendo vallone! Arriviamo sulla strada percorsa al mattino, quella per il Lago Verde, non ci resta che seguirla a ritroso per una veloce discesa a Bout du Col.
- Cartografia:
- Fraternali 07 Val Pellice