





Dal Lago di Fontana Bianca si sale inizialmente lungo una stradina sterrata, fino al bivio dove si incrocia un sentiero che devia a sinistra (indicazioni per il Collecchio, segnavia 103 e 107), trascurato tale sentiero si prosegue a destra (segnavia 12 e 140, indicazioni sia per il Rifugio Canziani che per la Cima Gioveretto), il primo tratto è quasi pianeggiante, poi in leggera salita si supera un tratto con scarsa vegetazioni, e si sale decisamente, con una serie di serpentine, raggiungendo uno spallone erboso, dove con un tratto in diagonale si raggiunge prima la casa dei custodi del Lago Verde e poi il Rifugio Canziani m. 2560, poste su una ampia radura erbosa. (ore 2.00 dal Lago di Fontana Bianca).
Dal rifugio, seguiamo il sentiero che sale inizialmente in piano e poi a mezzacosta, superando una vasta pietraia (indicazioni segnaletiche per le Cime Gioveretto e Sternai, segnavia 139 e 140) e costeggiando per un buon tratto il sottostante Lago Verde, fino a raggiungere un spalla erbosa e detritica dove si trova un bivio, qui occorre abbandonare il sentiero di sinistra (segnavia 139 e indicazione per la Cima Sternai o Hintere Eggenspitze) e piegare a destra (cartello indicatore per la Cima Gioveretto – Zuffritspitze, segnavia bianco-rossi n. 140). Superato un iniziale strappo abbastanza ripido si raggiunge un vasto pianoro erboso, dove si supera un breve acquitrino e si volge gradualmente verso sinistra, entrando in un valloncello costituito da enormi massi e grossi sfasciumi (il tratto più disagevole dell’intera salita!). Il percorso è poco piacevole, si cammina su una pietraia caotica con massi mobili di ogni dimensione, tenendosi preferibilmente a sinistra si supera questa poco invitante pietraia, si volge a destra, (indicazione Zuffritspitze su un grosso roccione) iniziando a risalire un ampio pendio detritico (dove si ritrova una buona traccia di sentiero) puntando ad un grosso torrione di roccia rossastra. Il terreno diventa gradualmente sempre più ripido, la traccia risale la ripida rampa detritica con numerose serpentine arrivando alla base del torrione roccioso, che si aggira a destra, e poi, volgendo a sinistra, superato un tratto di facili roccette si raggiunge il piccolo ghiacciaio (la Vedretta del Gioveretto) che si costeggia a destra su pietrame, evitandolo completamente, per arrivare alla base di un canale detritico che scende direttamente dalla cima del Gioveretto sempre ben visibile. Si risale quindi il canalino detritico, che nella parte alta si restringe e presenta qualche facile passaggio di I grado. Usciti dal canale si sale per gradoni e cengette verso sinistra, che con alcuni facili e divertenti passaggi di arrampicata portano sotto il salto roccioso terminale attrezzato con le catene (passaggi di II grado), superato il salto, pochi metri di facili roccette portano in vetta al Gioveretto, dove si trova una grande croce metallica con il quaderno di vetta. Tempi di salita indicativi : ore 5.00 dal Lago di Fontana Bianca e 3.00 ore dal Rifugio Canziani. In discesa si segue a ritroso lo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- carta Kompass foglio 052 - Ultental - Val d'Ultimo, scala 1:25.000 ; carta Tabacco foglio 042 - Val d'Ultimo, scala 1:25000
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