1° giorno: (disl. 780 m) dal parcheggio si sale per uno dei tre comodi sentieri al rifugio (dalle due alle tre ore a seconda della scelta).
2° giorno: (disl. 1000 m) dal rifugio si torna per un breve tratto indietro dal sentiero che sale dal fondovalle passando per la Cabane du Vaccivier, superata la cresta denominata “l’Orient” si arriva in breve ad un bivio dove si tiene la traccia di sx (indicazioni La Vache). La traccia evidente e segnalata con ometti compie un lunghissimo traverso (prima in lieve salita poi piuttosto pianeggiante intorno a quota 2550 m) superando alcuni facili tratti rocciosi e diversi torrenti fino ad incrociare con un ultimo tratto in discesa l’evidente sentiero che sale a tornanti dalla cabane du Vaccivier. Si segue il sentiero in salita che porta in breve ad un colle ai piedi dell’Aiguille de la Vache ( 2582 m), montagna piuttosto modesta ma ben riconoscibile in quanto caratterizzata da una lunga cresta rocciosa frastagliata. Dal colle si tiene la traccia che sul lato opposto che porta al Ravin de la Vache. Poco prima del Ravin in corrispondenza di un cartello che preannuncia un tratto delicato si sale appena prima del cartello stesso per circa 30 metri su rocce ben appigliate e subito dopo si traversa con attenzione il ripido Ravin de la Vache (non risalire il canale che oltre che pericoloso per le scariche non porta da nessuna parte!) dove sul lato opposto una cengia esposta (breve tratto di placca un po delicata) ed un vago e ripido canale (ometti) porta in una zona più erbosa. Il sentiero piuttosto evidente sale per circa 300 metri di dislivello compiendo lunghi traversi per portarsi su terreno infine più faticoso ai piedi delle rocce finali che sostengono la Pointe Richardson. Qui si seguono i bolli rossi e gli ometti che prima in verticale con qualche passo un po delicato e poi con un facile e lungo traverso verso sinistra portano ad un colletto poco a monte del vero col du Gioberney che si raggiunge con qualche passo su neve. Dal colle si segue facilmente la cresta sud aggirandone facilmente i tratti più ripidi fino alla cima del Mont Gioberney.
- Cartografia:
- IGN 3436 ET MEIJE - PELVOUX