Dal Monte Giavino alla Punta della Mionda (facoltativa) il percorso si fa leggermente più impegnativo su terreno un po' più scosceso alternato a tratti di cresta rocciosa, sempre nei limiti dell'escursionismo EE.
Consigliabile con giornate ventilate oppure in autunno, date le frequenti nebbie che caratterizzano la Val Chiusella.
Da Fondo proseguire brevemente sulla stradina per Tallorno fino al primo tornante, quindi si prosegue dritti raggiungendo le case Gaido dalle quali un sentiero permette di ritrovare la strada poco prima del bellissimo ponte ad arco in pietra sul torrente Burdeiver; qui subito a sinistra inizia il sentiero n.8 del Colle della Furce. Una bella mulattiera lastricata nel bosco permette di guadagnare quota rapidamente costeggiando il torrente dall’alto. Si incontrano nell’ordine le Alpi Tumain, Pianei, Giasset e Cavanne dove il vallone di allarga.
La mulattiera attraversa il rio e poi inizia a salire il costone di destra con varie svolte, toccando l’Alpe Las: qui non bisogna farsi trarre in inganno dalla traccia che prosegue sulla sinistra verso l’Alpe Saler, ma si costeggia l’alpeggio tornando in direzione nord per un breve tratto, prima di riprendere a salire. Si perviene così all’Alpe Pian del Rio 2176 m.
Continuare a salire dietro le baite fino ad un bivio 2225 m ad un colletto che si affaccia sui Laghi della Furce, che si lasciano a destra in basso; continuare a salire, piegando leggermente a sinistra in direzione di una dorsale, seguendo i pochi e sbiaditi bolli di vernice bianco-rosso e qualche ometto in pietra; il percorso dopo un traverso abbastanza comodo affronta la salita di un canalone di pietrame, più ripido e privo di sentiero. Si arriva così al Colle Artisol 2486 m. Da qui in pochi istanti per facile cresta si può toccare la Punta Artisol.
Dal colle si sale ora in direzione sud seguendo l’ampia dorsale che via via si allarga fino a divenire un ampio pendio di erba e pietrame.
Senza percorso obbligato e seguendo i pochi ometti, dopo una breve fascia rocciosa si perviene ad una sella alla base della cresta est del Giavino, ormai a breve distanza. Si sale con andamento più ripido la facile cresta toccando la croce di vetta del monte Giavino.
Per proseguire alla non lontana Punta della Mionda, percorrere ora la cresta est dapprima in piano su lastroni accatastati, poi quando si presenta un risalto roccioso ci si deve abbassare sul versante sud per ripidi pendii erbosi perdendo circa 30 m di quota, puntando poi a traversare fino all’intaglio 2740 m posto tra le due cime. Dall’intaglio si ritorna in cresta o si rimane poco al di sotto sul versante sud, superando talvolta brevi gradoni di facile arrampicata e poi per cengette erbose e terrazzini fino a toccare la Punta della Mionda 2784 m, ometto e triangolino di vetta CAI Rivarolo Canavese.
Discesa per la stessa via di salita, quindi risalendo al Monte Giavino.