Il percorso è già ben visibile dalla strada che si percorre in auto sopra la diga, ciò permette di valutare le condizioni di innevamento
Dal parcheggio di Surier o Usellieres, si segue la strada sterrata in salita per il Rifugio Bezzi, incontrando subito un bivio a sinistra, per il Rifugio Chalet de l’Epee. Si continua su questa strada sterrata (o innevata) toccando un gruppo di baite di recente fabbricazione in basso, qui inizia il sentiero 9a che sale ripido nel bosco, valutare in base all’innevamento se salire direttamente nel bosco, oppure se proseguire lungo la strada, che allunga il percorso. Salendo nel bosco di grossi larici si arriva direttamente alla conca che ospita il gruppo di bellissime baite Mont Forciaz 2180 m. Seguendo la strada si deve trascurare poi un bivio a sinistra in discesa, superando una serie di tornanti (possibili scorciaotie) e anche qui si raggiungono gli alpeggi Mont Forciaz.
Oltre gli ultimi alpeggi, si attraversa il ponticello sul torrente, e si sale il primo dosso che conduce ad una bella conca. Raggiunto il termine del pianoro, si risale un dosso più ripido, con percorso a piacere, o in una specie di canalino a destra, oppure su un pendio a al centro, o ancora per un’avvallamento laterale a sinistra (percorso meno ripido). In ogni caso si perviene ad un secondo ripiano, dal quale si vede quasi tutta la parte alta del percorso. Ci si sposta a destra, percorrendo la valletta del Giasson quasi pianeggiante e lasciandosi il costone della morena che separa il ghiacciaio di Giasson da quello di Invergnan sulla sinistra. Superato un pianoro incassato, si raggiungono dei pendii ora in salita più marcata, conviene salire sempre al centro su dossi e gobbe poco pronunciate, stando a debita distanza dai ripidi pendii sotto la Punta di Barmaverin. Superati questi dossi ci si sposta comodamente a destra per un ampio pendio, e quindi una nuova risalita più ripida ora verso sinistra conduce al dolce pendio che precede il Colle Giasson. Poco prima del colle ci si sposta a destra, e si prosegue con un traverso un po’ scomodo per giungere alla dorsale a breve distanza dalla cima. In alternativa dal colle è possibile seguire direttamente la dorsale, però si deve superare un primo saltino roccioso senza ciaspole. La dorsale nevosa è facilmente percorribile fino in cima, contraddistinta da un paletto (attenzione alle cornici sul versante del vallone di salita).
- Cartografia:
- Carta dei sentieri 1:25000 n.3 L'Escursionista editore