La sbarra è posta in zona in cui è quasi impossibile invertire la marcia, se non con mezzi molto corti. Questo comporta di fare retromarcia fino allo spiazzo posto un 100 m più in basso. In caso di neve manovra molto pericolosa. Quindi dopo l'ultimo tornante stretto, dopo un mezzo chilometro lasciare il mezzo nello spiazzo in vicinanza dell'unica stradina che va a sinistra.
Questo itinerario è sconsigliato in presenza di cattiva visiblità o nebbia la cui formazione è frequente nella stagione estiva fin dalle ore di 1/2 mattina.
Arrivati al cartello di Chiaves, dopo 400 metri si gira a destra con indicazioni per Cresto, Sistina e Case Macium.
Si prosegue sempre dritti e dopo 1,3 Km si arriva ad un piazzale con fontana (ottimo rifornimento di acqua), da qui si prosegue per la strada asfaltata per 4 Km e si inizia la strada sterrata (in ottime condizioni), dopo 2 Km si arriva ad uno spiazzo con un monumento; sulla cartina IGC 1:25000 è indicato Colle della Forchetta m. 1580 circa, si lascia l’auto.
Dal colle della Forchetta seguire il sentiero 332, che dopo “prati della fontana” ricalca la sterrata, fino al bivio per alpe Zanai; imboccare la sterrata e sentiero 332C, superare l’alpeggio e ricercare la traccia fino a superare gli erti pratoni per portarsi sull’ampia dorsale. Percorrerla sino raggiungere quota 2000 (incrocio sentiero 407-3R) e aggirando al meglio una pietraia, salire facilmente la vetta di Punta Gias Vej. Proseguire poi sulla dorsale per breve tratto e per traccia non obbligata scendere al meglio i prati in modo da portarsi nel valloncino a ridosso dell’alpe Costapiana; risalirle quindi verso nord superando la sterrata per l’alpeggio e per prati inoltrarsi fino a rincontrare il sentiero 332. In pochi passi si può salire il canalino fino a raggiungere il colle di Perascritta per uno sguardo sulla valle di Locana. Prima del canalino che da accesso al colle di Perascritta risalire il pendio erboso per labile traccia del sentiero 408 traguardando un “bun om” grosso ometto e raggiungerlo per continuare per cresta fino alla cuspide rocciosa che costituisce la vetta di Punta dell’Aggia. Proseguire sul sentiero 408 su cresta non difficile ma “da attenzione” fino a quota 2160; (il sentiero prosegue fino al colle Pertus ma non si è deciso di continuare per nebbia fitta); piegare quindi a destra e per traccia non obbligata scendere al meglio per pratoni, superare una pietraia ed intercettare l’evidente sentiero 408A – AVC/3R; seguirlo fino ad incrociare il sentiero 408-3R, svoltare a destra e per prati seguire i paletti di legno segnavia fin dove la traccia diventa evidente, percorrerla superando sali-scendi e stretti valloncini fino a raggiungere il Rif. Salvin; percorrere poi l’ampia e comoda sterrata fino al’innesto con la strada di Menulla ed in breve salire al colle della Forchetta, chiudendo così l’anello.
- Cartografia:
- Fraternali n.9 1:25.000 Basse Valli di Lanzo e Alto canavese; IGC 1:25000 n. 110