Consigliabile soprattutto in tarda primavera con il canale N della Forcella Gialeo e la cengia obliqua di accesso alla cresta finale ancora innevati.
Materiale: 2 corde da 60 m, nuts, friends, cordoni, piccozza e ramponi.
Da Ponte Pelvo risalire il Vallone di Camosciera in direzione del Colle delle Sagneres (a 2300 m circa trascurare la deviazione sulla sx per il Lago Camosciera). Giunti in vista della grande conoide del canale che scende dalla Forcella Gialeo, risalirla e entrare nel canale, per poi abbandonarlo dopo un breve tratto per seguire la cengia ascendente verso sx che taglia il versante NO di Rocca Gialeo. Risalire la cengia per neve (40°, piccozza e ramponi) o sfasciumi, fino al suo termine, costeggiando la parete alla sua dx. Gli ultimi metri richiedono una facile arrampicata (II) su roccia gradinata e si esce sulla cresta NE. Si attacca la cresta scalando subito un bel torrioncino (III), che si discende con una doppia da 15 m (sosta in loco). Si aggira quindi il successivo risalto lato SE, perdendo qualche metro, aggirando uno spigolo un po’ aggettante (III+) e risalendo il muro articolato che segue (III) per tornare in cresta. Segue un tratto più facile sul filo, su blocchi accatastati un po’ instabili, con un risalto quasi verticale che si vince lungo una fessura (III). Un nuovo tratto facile ma delicato precede un’ulteriore serie di blocchi gradinati che si superano in parte sul filo, in parte sul versante NO. Si giunge così alla base del salto finale. Si traversa ora per facili placche sul versante NO, si attraversa una sorta di canale di pietre mobili (che in alto forma un camino sbarrato da un enorme blocco) e si sale subito a dx di questo, per gradini e blocchi un po’ instabili (III) uscendo a destra su una terrazza detritica. Superando sulla sinistra un ultimo breve muretto (III-) si torna in cresta a pochi metri dalla piatta vetta.
Discesa: si prosegue facilmente verso SSO fino al bordo della castello sommitale. Un primo salto sullo spigolo si scende in arrampicata (II+) oppure con una breve calata (cordone). Si giunge su cengia detritica, al bordo della quale si trova una sosta (cordoni e maillon intorno ad un enorme blocco). Con una corda doppia da 60 m, vertiginosa e a tratti strapiombante, si scende fino alla forcella Gialeo. Altrimenti una breve calata di 10 m conduce ad una seconda cengia dove si trova un’altra sosta (cordoni vecchi intorno ad un masso in bilico) per un’altra doppia da 35-40 m fino alla forcella (soluzione sconsigliata). Se il canalino N della forcella Gialeo è ancora innevato, si può, con un breve traverso su placche o neve, raggiungere il fondo dello stretto colatoio che si scende con cautela (45°, pericolo di scariche di pietre nelle ore più calde) fino a ritrovare la via di salita. In alternativa, si può proseguire su crestina rocciosa (II+) fino all’uscita del canalino (più a monte della forcella vera e propria) da dove si può salire sul Pic des Sagneres per il versante E (PD, un passo di III). Dalla vetta si scende verso SO al colle omonimo, si volge a dx (N) e si scende per tracce di sentiero su sfasciumi o nevai fino alla conca sottostante dove si ritrova il percorso di salita.
- Cartografia:
- IGN 1:25.000 n. 111
- Bibliografia:
- GMI Monte Viso Alpi Cozie Meridionali, Parodi-Nelle Alpi del Sole