
Attraversare l’abitato di Balziglia, nei pressi di una fontana ubicata in posizione leggermente rialzata rispetto al ponte attraversato per arrivare a posteggiare l’auto. Dopo una svolta a destra ed una successiva svolta a sinistra, si imbocca una mulattiera piuttosto ripida che costeggiando il torrente Germanasca di Massello (inizialmente molto più basso rispetto al sentiero) si addentra nella parte più bassa dell’omonimo vallone. Superata una piccola borgata diroccata ed abbandonata si attraversa celermente la linea dove la vegetazione inizia a diradare e diventa subito visibile la spettacolare Cascata del Pis, che raggiunge la sua massima portata nei mesi di Giugno e Luglio, ma che non perde vigore neanche nei mesi autunnali. Il sentiero sempre ben segnato dopo una serie di pieghe si porta poi sulla sinistra orografica del vallone (destra di chi sale) e guadagna rapidamente quota, sempre con vista sulla cascata. Qui il sentiero inizia a svilupparsi in mezza costa e dopo aver ripiegato su sé stesso, quasi a tornare indietro parallelamente al sentiero percorso sul fondo del vallone per salire, compie una violenta svolta a sinistra in prossimità di una palina indicante il Lago del Vallone (ovviamente da ignorare). Qui la mulattiera riprende a marciare in direzione solidale allo sviluppo del vallone e raggiungendo quota 2000-2100, la stessa da cui le acque della cascata, che si trovano ora alla nostra sinistra, precipitano dallo sbarramento. Il mezza costa percorso va ora a incunearsi in una ampia gola che si apre a destra della cascata. Una volta attraversata la si risale mantenendo la sinistra (destra orografica). Una volta risalito questo impluvio si apre davanti a noi la parte alta del Vallone di Massello. Subito riconoscibili alla nostra sinistra, verso il basso le Bergerie Valloncrò, verso l’alto le cime del Pelvo di Massello e del Monte Ruetas. Risalire il Vallone ignorando le due deviazioni che dapprima ci consentirebbero di raggiungere il Colle dell’Arcano ed il Colle del Beth (a sinistra) e poi quella per il Colle dell’Albergian. Proseguire in direzione Colle del Pis per ampi pascoli erbosi mai ripidi. Dal Colle del Pis si può godere di una ampia visuale sulla zona di Pragelato e Sestriere, oltre ovviamente alle Cime di Val Troncea Argentera e di tutte le cime del Monginevrino e del Briansonese. Dal colle del Pis si prosegue verso sinistra seguendo la linea della dorsale che punta dritta verso il monte Morefreddo. Dopo una serie di svolte su pietraia si giunge in vista del Colle del Morefreddo, chi volesse può abbandonare brevemente il sentiero e, risalendo il pendio erboso, raggiungere la cima dell’omonimo monte, caratterizzata dalla presenza di ampie caserme ormai abbandonate e diroccate. Una volta ridiscesi dalla vetta si riprende il sentiero e si prosegue verso il Colle del Morefreddo. Dal colle si imbocca a sinistra una evidente strada militare che risale sinuosamente il pietroso versante O del monte Ruetas. Qui l’esposizione del sentiero e l’aumentare della quota rendono il cammino a dir poco mozzafiato. Raggiunta la dorsale N del Ruetas il sentiero gira, restando sempre in mezza costa sull’erboso (ma comunque estremamente scosceso) versante E del Ruetas, qui il sentiero militare continua nel suo spettacolare sviluppo, consentendoci però di iniziare ad intravedere la imponente sagoma del Bric Ghinivert e più a sinistra quella dell’onnipresente Pelvo di Massello. la panoramica strada militare va ad esaurirsi nei pressi del colle dell’Arcano, uno spettacolare balcone rivolto sulla Val Troncea. Chi volesse raggiungere la cima del Ruetas può, prestando attenzione risalire il filo di cresta, privo di un vero e proprio sentiero fino a raggiungere un panettoncino erboso dove è possibile sostare. La vera cima si trova più a N, ed è contraddistinta da un ometto di vetta, ma non è facile da raggiungere ed è probabilmente 3-4 m più alta del punto raggiungibile come spiegato poc’anzi, nulla per cui valga la pena correre rischi. Riscesi al colle dell’Arcano si incontra una palina (indicazione colle del Beth h1.10, noi abbiamo impiegato 30-40 min.) la quale indica un tratto di sentiero abbastanza scosceso che ridiscende verso il Vallone di Massello. Percorrerlo ignorando, però, la deviazione a sinistra che ci farebbe ridiscendere alla base del Vallone, proseguire invece sugli ampi e rocciosi pascoli sul cui sfondo si staglia ormai sempre più vicina la sagoma del Bric Ghinivert. Dopo una serie di piacevoli sali-scendi raggiungiamo, dopo aver attraversato un ampio impluvio, il maggiore dei laghi del Beth. Da qui dopo una rapida risalita giungiamo al Colle del Beth con l’inconfondibile bivacco. Da quì il sentiero, attraversando una bella e lunga pietraia, aggira sul lato Val Troncea il cono di vetta del Bric Ghinivert, fino a raggiungere un roccioso colletto, ormai in vista della croce di vetta alla nostra sinistra, che rigetta nuovamente il nostro sguardo verso il Vallone di Massello. Qui una serie di 4-5 svolte piuttosto esposte, ci porta ai piedi della croce, raggiungibile una volta aggirata, con facili passaggi di arrampicata non esposti. Itinerario di discesa. Dal Bric Ghinivert ridiscendere da dove saliti, fino a raggiungere il bivio (precedentemente ignorato), che poco sotto il Colle dell’Arcano consentiva di ridiscendere alla Base del Vallone di Massello, poco a monte delle Bergerie Valloncrò. Una volta raggiunto il bivio oltrepassato per primo all’andata, ridiscendere seguendo le indicazioni per Balziglia ripercorrendo a ritroso l’itinerario percorso in salita.
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