Da qui ottimo colpo d'occhio dalla Croce Rossa fino al Gran Paradiso e oltre. In primo piano l'Uia di Mondrone.
Pian Ciamarella è uno dei più bei luoghi di tutte le valli di Lanzo, ancora frequentato dalle mandrie. L'alpe viene ancora rifornita a mezzo dei muli, cosa ormai rara.
Dal tornante che precede il rifugio Città di Ciriè prendere la carrareccia che si diparte sulla sinistra e costeggia l’ex giardino botanico fino al tornante nel valloncello del rio Ciamarella .
A questo punto si prende il sentiero che sale sulla sinistra su un cordone morenico e che poi prosegue in piano lungo una condotta d’acqua.
Circa una trentina di metri prima di arrivare alla presa d’acqua prendere una traccia all’inizio non molto evidente che si alza in diagonale ascendente sulla destra. E’ il sentiero usato dai margari per portare su le mandrie. Attenzione, non ci sono segnalazioni ! Subito la traccia si trasforma in sentiero ben evidente che sale a serpentine sul pendio erboso esposto a sud sotto la Rocca Ciarva.
Ad un certo punto il sentiero compie una diagonale ascendente verso destra portandosi sopra il solco percorso dal Rio Ciamarella, raggiunge un costone e prosegue a mezza costa pianeggiante per entrare nello splendido Pian Ciamarella .
Raggiunta l’Alpe Ciamarella, guadare il torrente e proseguire sul piano per tracce poco evidenti costeggiando il rio sulla sinistra orografica fino a ricongiungersi con il sentiero n° 226, proveniente dal rifugio Citta di Ciriè, ben segnato.
A questo punto basta seguire i numerosi ometti e i segnali bianco/rossi che portano nel solco di un canale sassoso erboso . Il sentiero lo percorre sul fondo o sul fianco destro orografico fino a quando a quota 2550 m circa si sposta decisamente a sinistra , compie alcune serpentine e poi percorrendo alcune terrazze erbose si riporta verso destra dove il predetto canalone si divide in due rami. Il sentiero percorre tra sfasciumi il ramo di sinistra ed in breve sbuca sulla stretta incisione del colle.
A questo punto per godere del panorama occorre seguire a sinistra una traccia che percorre salendo il fianco lato vallone di Sea della cresta diretta verso l’Albaron di Sea, giungendo in breve alla vetta quota 2757 m, costituita di massi accatastati con ometto. Panorama grandioso.
Discesa per l’itinerario di salita.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo
- Bibliografia:
- S. Marchisio - Fra le uie di lanzo - ediz. l'Arciere