Dal centro si sale nella parte superiore del paese fino a trovare le indicazioni per il sentiero 564. In breve si incrocia una sterrata che si segue a sx fino a un ponticello. Si sale a incrociare il sentiero proveniente da Brugarolo, lasciando a sx il percorso per il vicino Santuario della Madonna del Tizzone e si sale lungamente a tornanti nel Bosco dell’Impero, macchia artificiale di conifere impiantata durante il Ventennio (come indica chiaramente il nome). Si lascia a dx il segnavia 564a che si percorrerà al ritorno e si prosegue alternando tratti a tornanti ad altri a mezzacosta. Si passa nei pressi di una sorgente a quota 1100 metri e poco dopo ci si porta nei pressi dello spartiacque, rimanendo però sempre sul versante fin qui risalito. Si raggiunge infine la Sella dell’Oca (1374 m.), insellatura posta tra la Cima di Locce e la più modesta Cima di Gavosa. Si abbandona il sentiero segnalato che prosegue impervio in direzione della Val Sabbiola e si volge a dx cercando di seguire per quanto possibile la cresta. Il primo tratto è quello che pone più problemi, data l’invadenza della vegetazione, poi, raggiunta una depressione, si risale senza più difficoltà l’ultimo pendio che porta alla panoramica sommità della Cima della Gavosa (1384 m., piccolo ometto). Ottima visuale sulle montagne circostanti e sulla piccola frazione di Erbareti. Per il ritorno si segue la strada di salita fino al bivio con il 564a che si segue a sx, inizialmente in traverso poi con un lungo tratto in discesa nella parte forse più spettacolare del Bosco dell’Impero. Si supera l’Alpe Santina, successivamente si sfiorano le case di Pradelloro e infine si raggiunge il sentiero 561 che seguiamo a dx raggiungendo in pochi minuti il bel nucleo di Cortaccio e subito dopo la strada asfaltata che, seguita per circa 15′, ci riporta a Sabbia. Tempo di salita alla cima: circa 1h 45′; per l’intero giro calcolare circa 3h 30′.