Da Pian de Re (2020 m, cartelli) si prende il sentiero che sale al Lago Superiore e al Rifugio Giacoletti. Giunti ad un piano (2560 m, cartelli), si abbandona il sentiero principale diretto al rifugio e si segue a sinistra la diramazione che attraversa i vasti pendii del versante est di Punta Roma.
Dopo numerose svolte si lascia a destra la diramazione (2800 m, cartelli) che sale a Punta Roma e si arriva in breve al bivio (2820 m, cartelli) per il Passo del Colonnello che non viene raggiunto, si segue l’indicazione per il Passo Giacoletti. Si continua a sinistra attraversando in leggera discesa l’ampia conca erbosa e si raggiunge dopo pochi tornanti uno stretto canalino roccioso. Lo si affronta seguendo il sentiero tra le rocce e, procedendo per cengette e facili saltini, a volte con l’ulteriore sicurezza di corde fisse, si arriva al Passo Giacoletti (2990 m, targa in bronzo).
Superato il Passo, si segue sulla esposta cengia trasversale (sempre segnalata ed attrezzata in modo perfetto) che incide il versante della Valle del Guil fino ad un breve canale del quale si raggiunge la sommità (3020 m). Si scende ora il sentiero su pietraia poi, attraversata un’ampia conca detritica, il crestone Ovest Sud Ovest della Punta Gastaldi.
Lasciato a destra (2900 m) il sentiero che scende al Passo di Vallanta, si prende a sinistra la traccia che porta in breve all’attacco della via normale della Punta Gastaldi, tracciato con ben visibile cerchio bianco. S’inizia l’arrampicata sulla faccia destra di un’enorme diedro obliquo, salendo per rocce ripide (II°, fix) fino ad un punto di sosta (2 spit con anelli) poco sotto uno spigolo.
Si scavalca lo spigolo (un passo di II+) poi si continua lungo una rampa rocciosa obliqua a destra (II° continuo, spit). Giunti su un crinale si scende dall’altro lato per un breve muretto (2 m, II) quindi s’imbocca un canalino che porta ad una cresta di blocchi.
Si sale facilmente lungo la cresta per un breve tratto, poi si obliqua a destra per gradini e lastroni, fino ad una cengia che si segue verso destra per alcune decine di metri. Innalzandosi per gradini rocciosi lungo un canale poco marcato, si arriva nei pressi della cresta ovest sud ovest e, seguendo una cengia obliqua a destra, si guadagna la vetta.
Tutto il tratto alpinistico è bollato con segni gialli, bianchi e rossi e recentemente attrezzato con diversi spit.
- Cartografia:
- I.G.C. Monviso 1:50.000