Dal Pian del Re salire al Passo Giacoletti e seguire il percorso della cresta N (difficoltà PD).
Dalla cima N (quella con la croce), percorrendo le placconate lato ovest, si raggiunge in breve la cima S (ometto). Da questa si scende verso S seguendo preferenzialmente il filo di cresta, di blocchi e salti, aggirando gli ostacoli più impegnativi sul lato ovest pochi metri sotto il filo. Solo due salti richiedono di spostarsi sul lato orientale, con passaggi decisamente esposti.
A metà percorso si scende un canalino lato ovest per aggirare un salto verticale, poi si torna sul filo per percorrerne un tratto affilato in opposizione.
Giunti sul sommo di un torrione si reperisce un fix con anello che permette di calarsi in un camino fino a raggiungere una cengia detritica sul lato ovest che permette di evitare gli ultimi gendarmi e raggiungere facilmente una spalla detritica alla base della Punta Due Dita (ometto).
Se si preferisse tornare in cresta, giunti sugli ultimi risalti, scendere e costeggiarli sul lato est.
Per salire alla Punta Due Dita risalire un canale/camino orientato a NO che permette di toccare il colletto fra le due cime. La sud si raggiunte facilmente, per salire la nord, dal colletto, scendere alcuni metri e aggirarla sul lato opposto (verso la Gastaldi) per salire il versante NO (3 m di III, esposto). Sulla cima c’è una sosta cordoni e maillon per una doppia di 6-7 m sul lato opposto.
Discesa: dalla forcella fra le due “dita” puntare verso sud ad un evidente colletto dove termina un evidente canale orientato a SE verso il passo Due Dita. Al colletto, su una placca, reperire una sosta (due fix con anelli) per una calata di 25 m. Scendere obliquando verso dx (faccia a valle). Al termina della calata è presente una seconda sosta per un’altra calata. Si scende ora con attenzione, per la natura franosa del terreno, puntando ad una breccia sulla sx (faccia a valle) del canale principale quando questo diventa più ripido. Poco oltre la breccia è presente un chiodo con cordone o un fix con anello per una terza calata che conduce direttamente pochi metri sopra il passo Due Dita che si raggiunte facilmente. Dal passo scendere verso il Rif. Vallanta per sfasciumi e nevai fino 2800 m, quindi obliquare verso dx (NO) costeggiando le bastionate della cresta O della Punta Due Dita. Si passa poco a monte dei Laghi di Vallanta, quindi si rimontano le immense pietraie in direzione N puntando alla conca sottostante la parete ovest della Punta Gastaldi, dove si trova la traccia di sentiero vistosamente bollato (e attrezzati in alcuni punti con corde fisse) che dal Passo di Vallanta riporta al passo Giacoletti (300 m di risalita).
Vie di fuga: dalla spalla della Punta Due Dita è possibile scendere con cautela verso NO per sfasciumi e nevai direttamente in direzione della conca sotto la parete ovest della Punta Gastaldi.
- Cartografia:
- IGC n. 106 1:25000 Monviso Sampeyre Bobbio Pellice
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia Monte Viso; Escalade et alpinisme en Queyras, pays du Viso - G.Vallot, S.Pusnel