Facilmente proteggibile con cordini, tanti spuntoni, non abbiamo usato friends. Queste naturalmente sono indicazioni soggettive.
Da Gimillan prendere sentiero per la punta Tsaplana (2677), ci sono varie alternative per arrivarci, una volta raggiunta la vetta dove è posta una madonnina, si prosegue lungo la ripida dorsale su vaghe tracce sino alla vetta della punta Arpisson (2978) dove inizia la cresta da percorrere.Prima parte molto facile sino al col Pila SW (3028), poi si incontrano i primi passaggi di I-II° e dopo un tratto di cresta detritica si raggiunge la prima punta Coppi SW (3215), si traversa la Coppi centrale (3220) e si raggiunge la Coppi NE (3231) con divertenti passaggi (II°). Si continua sempre in cresta per raggiungere la torre di Arpisson (3231), che è formata da una serie di 7 torrioncini che si traversano in cresta (I-II°, passi di III°). Dopo la cresta diventa più affilata ed esposta, e sempre dopo vari saliscendi si raggiunge la punta Lavà (3214). Si prosegue sempre con difficoltà di I-II° per raggiungere la punta Fleurie (3260). Si scende all’intaglio della Garin (possibilità di scendere nel vallone di Crot Fleurie a riprendere il sentiero alle alpi Grauson vecchie) Si inizia ora il tratto di salita alla Garin (3451), superando ancora qualche gendarme, stando in cresta difficoltà sul II°, stando leggermente sulla destra si sale più facilmente. Senza ulteriori difficoltà si raggiunge la vetta.
DISCESA:
Versante nord, si scende senza percorso obbligatorio con qualche passo di I° sino a quando la pendenza diminuisce e per cresta facile (passi di I) si raggiunge la vetta del mont Valaisan (3296) (grosso ometto). Da qui si gira a sinistra SW e traversando su sfasciumi ci si porta sul pendio sempre di sfasciumi che scende direttamente al lago Garin. Da qui si trova il sentiero che riporta a Gimillan chiudendo così un bel anello.