Partenza da Sotres in direzione Tielve e sempre su carozzabile sino all’imboccatura delle gole del Cares a Poncebos .
L’accesso con la bicicletta non èusuale e forse sarebbe vietato ma tollerato dagli spagnoli se si fa con granu salis … se passiamo molto presto ( magari meglio in notturna con la frontale) nessuno ci dirà nulla e non incontreremo turisti nei passaggi stretti delle gole .
Il sentiero delle gole è a tratti esposto ma mai pericoloso e tutto ciclabile tranne il primo tratto che prevede portage ma per un piccolo tratto .
Poi è divertentissimo fino al finale che prevede passaggi stretti da fare bici a fianco .Si sbuca da un bellissimo lago nella zona di Collada El Pando ed El Arnao.
Si prosegue sino al Monte de Corona e si sale al Cordinanes de Calderon alla Mata de Los LLanos attraverso la Posada de Valdeon e da qui a Santa Maria de Valdeon La Prida e il Canabedo su sterrate meravigliose in una zona molto pittoresca nel bel mezzo dei Picos de Europa fino alla Tresalera e a Fuente Dè che è un buon posto per eventualmente spezzare questo lungo giro in due che è molto lungo in giornata. Ripartendo da Fuente Dè si raggiunge Espidama da dove si raggiunge Cueto del Gato e poi La Pegollà per poi arrivare a Invernalesde Iguedri e poi Campoijto
Si prosegue per Campo Menor e Campo Mayor, Castillo de La Lomba e Cuesta Cortes su sterrate meravigliose che attraversano una zona montana bellissima del Canalon de Jerro e Vallejas de Juan Vieyu, poi Vega Fernandiello per sfociare a La Vegas de Sotres con ritorno a Sotres. Molto scorrevole e divertente
Dai loro inaccessibili rifugi questi popoli combatterono duramente contro i Romani prima e gli Arabi poi, isolandosi sempre più e impedendo perfino ogni matrimonio misto.
Da qui l’orgoglio dei popoli, un tempo chiamati Astures e Cantabros, di dichiararsi gli unici ispanici purosangue. Proprio da questi monti partì la Reconquista, che doveva espellere gli Arabi dalla penisola iberica nel 1492, con la caduta del regno di Granada. Monti così aspri erano un tempo dominio di lupi e orsi.
Tanto per rendersi conto di quale era la loro densità, basti pensare che il piatto tradizionale delle Asturie è la fabada, misto di fagioli e carne, oggi di maiale ma un tempo di orso. Oggi i fieri plantigradi sono ridotti ad appena una trentina di esemplari, superprotetti.