Soste con spit e calate su Occhio di Sauron a destra.
Corde da 50m.
Periodo consigliato: da maggio a ottobre.
Attraversare il fiume della Gura e risalire il vallone di Sea su strada sterrata (segnavia Gta 308). Giunti in prossimità del piano di Balma Massiet, nel punto in cui la sterrata attraversa il fiume sull'altra sponda, lasciarla e proseguire per evidente sentiero (sinistra orografica) fino a un cartello per la Torre di Gandalf. Seguirlo e salire per pendio erboso arrivando alla base (45 minuti).
La via è quella centrale tra le tre visibili, con partenza sovente bagnata in un caratteristico muretto nero (da cui il nome alla via, inequivocabile)
- L1: 6a+ muretto,tettino, poi diedro e uscita a destra
- L2: V traverso a destra su cengia, muretto, poi diedro
- L3: V traversino a sinistra su blocchi instabili, poi direttamente per diedro
- L4: V dulfer su placca appoggiata, poi lama, strapiombino e terrazza
- L5: III+ facile diedrino, poi muro su roccia articolata (sconsigliabile, ci si cala bene traversando a dx da S4 alla sosta a spit della via accanto.)
Discesa: dalla cima piattaforma sommitale raggiungere la sosta con catena di “Occhio di Sauron” e calarsi fino a una sosta successiva posta sulle placche inclinate dell’ultimo tratto della Torre (25 m).
Di qui scendere fino alla S2 di “Sorgente primaverile” (30 m), da cui con una doppia di 25 metri si raggiunge la base. E’ anche possibile poco prima di raggiungere la cima della via, piegare a destra fino a una sosta attrezzata, un po’ nascosta. Di qui si scende con 50 metri nel canale destro idrografico della Torre e, proprio sul ciglio del salto sottostante, si trova la S3 di “Alchi- mia dei maghi” (spit con catena e anello di calata). Con altri 30 metri si rag- giunge la base.
- Bibliografia:
- guida aggiornata di M.Blatto 2003