Tornare brevemente indietro dal parcheggio e attraversare il ponte addentrandosi nel paese. Quasi subito imboccare la strada ciottolata sulla destra che riporta già i segnavia e seguirla. Si tratta di Via Mondetta, che va percorsa per intero, e subito dopo si imbocca via Scima. Quest’ultima termina su un sentiero che non va più abbandonato, prima dirigendosi verso sud e poi progressivamente volgendo verso est, quasi sempre immerso nel bosco e mai ripido. Si giunge così dopo un paio d’ore all’Alp Calvaresc Desot 1837 m presso la quale, al bivio segnalato con palina, si imbocca verso sinistra il sentiero che velocemente porta all’Alp Calvaresc Desora 2131 m e, poco dopo, al bel laghetto di Calvaresc 2214 m.
Qui il sentiero brevemente si impenna per portare poi sul versante ovest della montagna (Fil de Dragiva) attraversandolo per intero su pendenze inizialmente modeste ma progressivamente crescenti, fino a giungere al poco evidente Piz de Ganan 2412 m; Fino a qui i segnavia sono sempre chiarissimi e il sentiero molto evidente.
Dal Piz de Ganan si scorge, molto lontana, la Cima de Gagela. Continuare a seguire il sentiero, ora meno evidente su sfasciumi e pietraie e con bollatura un po’ sbiadita, prima in discesa e poi con un lungo falsopiano in direzione ENE. Dopo l’attraversamento di un ruscello in un canale roccioso con l’aiuto di alcune catene, il sentiero comincia lentamente a scendere; quando la pendenza comincia ad aumentare, ancora lontani dal Rifugio Ganan (difficile da individuare da lontano), abbandonare dove si preferisce il sentiero e cominciare ad innalzarsi facilmente su erba, sfasciumi e rocce affioranti mantenendo la direzione generica della vetta della Cima de Gagela. Non sono presenti tracce né ometti o segnavia; da questo punto in poi la solitudine è garantita. Si giunge così alla base della vetta, in corrispondenza di un minuscolo laghetto dal quale si vede chiaramente l’ultimo tratto di salita. Scegliere il percorso preferito per salire; stando inizialmente a destra del cono di rocce franate si trovano pendenze più modeste e terreno più facile; nella parte più alta e ripida del pendio ci si aiuta con le mani, con un breve passaggio un po’ esposto, fino a giungere sul filo di cresta e in pochi metri alla vetta con ometto di sassi.
Per la discesa ripercorrere l’itinerario di salita. Se si ha voglia di divagare, giunti all’Alp Calvaresc Desora non ci si abbassa subito verso l’Alp Calvaresc Desot ma si procede in falsopiano in direzione SE su sentiero sempre ottimamente segnalato e, con un bel semicerchio a mezzacosta verso destra, si raggiunge in meno di un’ora la Capanna Buffalora. Da qui si scende velocemente su sentiero fino all’Alp Calveresc Desot ricongiungendosi all’itinerario di salita.
- Cartografia:
- Carta Nazionale della Svizzer 267 San Bernardino