Itinerario variegato sia in bosco che su prateria in quota; abbondante segnaletica verticale e segnavia rosso-bianchi garantiscono la sicurezza nell’avanzamento tranne nella parte tra punta Prarosso e Pian (alpe) Frigerola dove tali bolli sono più discontinui, ma rimanendo sul sentiero evidente che aggira Rocca Turì e Rocca di Frigerola non è difficile giungere alla meta. Bell’itinerario per le mezze stagioni e anche per gli inverni con poca neve; meno consigliato in estate per le temperature calde e la frequente formazione di foschie o nebbie di rimonta che impediscono di ammirare i bei panorami circostanti. Significativo lo sviluppo di 21,6 km e il notevole dislivello tecnico che, seppur limitato tra quota partenza ed arrivo, tra sali e scendi supera i 1900 mt. Pertanto è necessario possedere un ragionevole allenamento per poter fare questa bella ma lunga escursione.
Avvicinamento
Da Lanzo zona ex cotonificio imboccare a destra la strada SP729 per San Pietro (frazione di Coassolo). Superare l’abitato di San Pietro e proseguire sino all’incrocio tra SP26 ed SP22 (indicazioni per Vietti a Sx e Corio a Dx). Svoltare a destra in direzione Corio e proseguire fino giungere nell’abitato di Cudine (frazione di Corio) dove di fronte alla scuola elementare è presente un parcheggio; altri posti auto poco più avanti nel pressi della trattoria.
Descrizione
Da Cudine a fianco dell’edificio di una trattoria imboccare il sentiero 414 (segnaletica verticale) che inizialmente si snoda tra alcune abitazioni. Procedere fino ad incrociare la diramazione a sinistra col sentiero 414A e svoltare in direzione “pilun del Merlu”( bacheca e palo con cartelli). Giunti al monolitico pilone, sul pianetto antecedente imboccare il sentiero 425 e seguirlo, superando Pian di Rossa (15 minuti prima del Pian di Rossa c’è bacheca geografica con belvedere fotografico), Rocca Rubat e Bric Castello fino a Punta Prarosso dove il 425 interseca il sentiero 413; proseguire sulla dorsale ora sul 413 e, ignorando il bivio con il sentiero 411, proseguire in poco più di 2-300 mt fino alla meta. Tornare ora sui propri passi (5 minuti) sino a giungere al suddetto bivio (segnaletica verticale) e imboccare in discesa il sentiero 411, (evidente e ben marcato da segnavia) e perdendo gradatamente quota arrivare fino alla borgata “Case Begin” dove a destra si stacca il sentiero 415A; proseguire ora sostanzialmente in piano fino a borgata “Taiarin”, sovrastante la frazione di Ritornato. Lì imboccare a destra (segnaletica verticale) il sentiero 414 e seguirlo fedelmente senza dubbi per l’abbondanza di segnavia, e tra lievi salite intercalate a discese anche su brevi tratti asfaltati o su ampie carrarecce, superare le numerose borgate ignorando un paio di tracce non marcate da segnavia, fino ad arrivare dal lato opposto al bivio con sentiero 414A precedentemente incrociato nella prima fase. Da qui il tratto in comune chiude l’anello; quindi ripercorrere il sentiero fino alla frazione Cudine.
Storico
Nota storica: Si invita a visitare la zona di cortile prospicente la scuola del Cudine dove sulla facciata è collocata una lapide commemorativa dell’eccidio di 33 persone (5 civili, 14 partigiani, 12 carabinieri e 2 adulti mai riconosciuti) e altri 3 partigiani giustiziati in zona; fu un’azione criminale ritorsiva ad opera di truppe naziste in fase di rastrellamento per il controllo e possesso di questa zona. Questo segna uno dei più gravi episodi dell’oppressione nazifascista nelle valli di Lanzo e Canavese.
- Cartografia:
-
Fraternali 1:25000 n.9 Basse valli di Lanzo Alto Canavese la Mandria Val Ceronda e Casternone
Ultima revisione 11/08/2019
Autori:
roby58