Prendere un sentiero sulla sinistra poco prima del Lago Lauson. Attenzione, ce n’è anche uno per la mtb poco prima che taglia in quota verso Riclaretto. In tal caso, raggiungere lo spartiacque e salire in mezzo ai rododendri.
Raggiunta la vetta del Gran Truc scendere in direzione ovest fin verso il colle sottostante per continuare su tracce di sentiero sul versante del lago Lauson perdendo qualche decina di metri, fino a raggiungere dei cartelli che indicano il lago e la Punta Freidour. Seguire quest’ultima via e riguadagnare la cresta. Seguendo il filo di cresta forse si perde meno quota.
A questo punto le tracce di sentiero con alcune tacche rosse si spostano sul versante di Angrogna per perdersi sotto la Punta Lausarot 2406 m [sulla carta Fraternali n. 5 la Q. è 2485].
Si risalgono i ripidi pendii erbosi sotto quest’ultima fin quasi a raggiungerla all’altezza della cresta. Da qui tornano a vedersi i segni che scendono verso una depressione assai marcata per risalire al Monte Ciauvia 2568 m.
E’ una punta isolata e particolare. Vista da distante sembra accessibile sono con passi di arrampicata, in realtà si sale agevolmente dalla cresta NE. Raggiunta la punta (che può già rappresentare una meta) la traccia si porta ancora una volta sul versante angrognino poco sotto il filo della lunga e pianeggiante cresta.
Taglia alla base della Punta Freidour con una bella cengia per sbucare sul versante S dove si aprono ampi prati.
Da qui si aggirano alcune rocce che si ergono appena sopra, per salire su ripidi pendii in direzione della Punta Freidour 2708 [il Freidour è dato a Q. 2571 m sulla carta menzionata] che si raggiunge in mezz’ora dal Ciauvlà [non indicato sulla carta].
Usciti dalla cengia si può anche tagliare in quota 2520 m il versante S per raggiungere una cresta che scende verso SO, un misto di rocce e terra ben percorribile.