
17 marzo 2010. Come ogni anno mi appresto a salire questa bella vetta nel gruppo del Lagorai della Valle dei Mocheni, sopra Pergine Valsugana (Trento). Sono fortunato, da Kamauz proseguo in macchina fino al bivio per la “Tingherla”, risparmiandomi un paio di chilometri di asfalto. Dopo….si potrebbe in fuoristrada.
Calzo le ciaspole, si parte..Fino al termine della strada l’itinerario è un pò noioso, nel bosco (evitabile, come già detto, quando la strada è percorribile). Nei pressi di un capitello (madonnina con bambino), la strada diventa mulattiera (chiusa al traffico) e poi sentiero. Da qui il percorso è affascinante. Un cartello (un pò sbiadito) indica Monte Fravort, 2h-30′. Si sale in un bosco rado e fiabesco alla Bassa (m.1800), sella tra il Monte Fontanella (a sx, m.2150, elevazione prima del M.Fravort) e la Panarotta a destra, nota stazione scistica. Fino alla Bassa non trovo tracce, il paesaggio è fiabesco, tra pini e larici e un manto bianco, bellissimo di neve fresca(circa 1m). Alla Bassa invece, trovo numerosissime tracce (via più frequentata che sale dal parcheggio del rifugio Panarotta) e una pista ben battuta, che seguo senza problemi fino in vetta al Monte Fravort. Attenzione all’ultimo tratto, da percorrere vicino alla cresta. E’ ripido e in presenza di neve gelata richiede molta attenzione. A volte sono preferibili i ramponi.
Panorama stupendo, quasi tutte le principali vette delle dolomiti e del gruppo del Lagorai sono visibili. La Valsugana è proprio sotto di me, si vedono distintamente i paesi di Borgo Valsugana e Primolano. Soffia molto vento, fa freddo (circa -12)..Sulla cima è presente una croce e un bivacco recentemente ristrutturato. L’ho trovato però completamente sepolto dalla neve e per entrare sarebbe stato necessario…scavare un bel pò!!. Prima di congelare..e dopo innumerevoli foto…scendo velocemente alla Bassa.
Decido di salire anche in Panarotta (m.2001)seguendo liberamente il pendio(circa 200m)fino in vetta, caratterizzato da una pendenza costante e da radi pini mughi. La presenza di molti ponti radio rende la cima poco interessante, la vista del Fravort e di tutto il percorso di salita appaga però abbastanza. La discesa a Kamauz è veloce e ricalca l’itinerario di salita.
La gita descritta richiede circa 4h-30 comprese le soste in vetta e non presenta particolari difficoltà. Solo gli ultimi 100 metri di cresta poco prima della cima del Fravort sono ripidi e richiedono particolare attenzione in presenza di neve gelata. In tal caso calzate i ramponi!!!
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