Portare una serie di friend, nonché cordini per collegare le soste.
Riporto pari pari i gradi originali in scala UIAA, a livello indicativo.
L1: salire la fessura (dopo un primo tratto si fa meno faticosa) fino alla sosta nei pressi di un alberello (un fittone artigianale con anello e uno spit, da collegare). (L1 circa 30 metri; V, IV+). Volendo esiste anche una vecchia sosta a due chiodi circa a metà tiro.
L2: proseguire in verticale sopra la sosta, spostarsi un po’ a destra, raggiungere un bombamento, superarlo per mezzo di una fessurina (tratto chiave) dopodiché proseguire fino alla sosta (due vecchi spit; alla loro sinistra due vecchi chiodi). (circa 25 metri; V+ A1 da relazione; attualmente 6a/6a+).
L3: traversare a destra, salire il pilastrino, ristabilirsi a destra, superare un gradino verticale ma ben ammanigliato e proseguire facilmente fino a sostare su un albero. (circa 20 metri; VI-, V, attualmente 6a).
DISCESA
All’uscita della via spostarsi su labile sentiero poche decine di metri alla propria sinistra (faccia a monte) fino a raggiungere la cima del Bric del Frate con palo metallico e antenna (sic!). Da lì seguire il sentiero ora evidente in direzione di Pian Marino che dopo un breve tratto giunge a un bivio: prendere a dx, sempre su sentiero evidente, scendendo in direzione della vecchia cava sopra a Pian Marino (visibile dopo poco). Dalla cava abbandonare il sentiero che scende a sx verso Pian Marino e proseguire a dx sul sentiero che costeggia la cava, il quale in pochi minuti riporta sul versante della via e sulla strada che riconduce all’auto.