La gita è parecchio lunga (30 km ca.) con un dislivello intorno ai 1500 m per alcuni saliscendi. Suggerimento è affrontarla con un buon allenamento
Biella può essere raggiunta in auto o in treno (da Santhià o da Novara)
Si parte dall’abitato di Graglia, che si attraversa lungo la Via Umberto e poi via Bert. Alla fine della Via Bert parte il sentiero B8, ben segnalato, per il Santuario di Graglia.
Il sentiero è sempre ben visibile, solo quado si arriva ad un bivio con un alpeggio sulla destra e dove mancano le indicazioni si perde un po’ tra i prati; qui occorre comunque puntare alla vicina strada asfaltata, che viene toccata dopo attraversato il rio e successivamente costeggiata fino ad incontrarla nuovamente più avanti nei pressi di alcune case. Il percorso, che incontra il Cammino della Gran Madre, procede ora prima su sentiero poi per sterrate (ultimo tratto asfaltato) fino al santuario di Graglia.
Arrivati al Santuario ci si dirige verso il Bed&Breakfast “La bella Epoque” da dove parte, prima su sterrato poi su ciottolato, il sentiero B2 per la Chiesa ed il Colle S. Carlo. Arrivati al primo bivio conviene rimanere sul sentiero (a destra) e risalire per tornanti per vedere le quattro cappelle, di cui ora rimangono solo i resti, prima di arrivare alla Chiesa di S. Carlo.
Dalla Chiesa si scende alla strada asfaltata “Il Tracciolino” che va ora seguita per alcuni chilometri; si passano via via il punto panoramico, il bivio per Bagneri, il ponte sull’Elvo, il complesso della Trappa fino ad incontrare, ben segnalato da un pannello e da indicazioni, il Sentiero Frassati D41 per il Poggio omonimo.
Per la descrizione della salita su questo sentiero si rimanda anche all’itinerario 51260. Si percorre un primo breve tratto su asfalto poi si segue il sentiero su prato, a volte con qualche dubbio visto che i segni indicano il sentiero ma mandano anche sull’adiacente strada asfaltata. Si arriva all’alpeggio Muanda di Occhieppo, si sale sulla strada asfaltata lungo la quale si arriva all’alpeggio di Alpetto; qui sempre su prato, seguendo i segni b/r ed ignorando il bivio col sentiero D34, si arriva in vetta seguendo la larga dorsale.
Per il ritorno occorre ritornare sul Tracciolino; è possibile
– scendere lungo lo stesso percorso di salita
– in vetta cercare il sentiero D2 che ritorna sul Tracciolino appena passati i ripetitori
Ritornati sul Tracciolino, si prosegue fino ad Oropa; la strada arriva al Cimitero e poi si innesta sulla SP 144 da Biella presso i cancelli del Santuario, alla fermata dell’autobus.
- Cartografia:
- Carta della Valle Dora Baltea Canavesana, MU Edizioni, Fg 02, scala 1:20000