Sul Tracciolino si imbocca il sentiero D34 (palina segnaletica) che sale nel bosco, attraversa un torrente e si dirige verso l’alpeggio di Fenereggio (1279 m); prima di raggiungere l’alpeggio e nella macchia il sentiero è di più difficile individuazione, prestare attenzione alle tacche b/r sugli alberi.
Da Fenereccio il sentiero è sempre ben marcato e segnato con tacche bianco/rosse; passati gli arbusti è sempre su terreno scoperto e seguendolo si arriva sulla strada sterrata che sale dai ripetitori e che coincide con il sentiero D2. Si segue ora la strada sterrata che passata l’Alpe Deiro (1515 m) termina all’alpeggio di Giassit (1598 m); qui si continua lungo il D2 (a sinistra arrivando all’alpeggio) ignorando le indicazioni per il D12 che invece scende a Pian di Gè. Il sentiero si innalza sopra l’alpeggio e descrivendo un ampio tornante si porta al pianoro su cui si trova l’Alpe Mora (1774 m); proseguendo in salita si sbarca in cresta e con una breve svolta a sinistra si raggiunge il cippo Giovanni Paolo II e il cippo con altare dedicato a P.G. Frassati.
In discesa si segue lo stesso percorso dell’andata fino all’Alpe Mora, dove ora si svolta decisamente a sinistra e si segue il sentiero D33 o Sentiero Giovanni Paolo II che sempre ben evidente attraversa il pianoro con il Laghetto della Mora e arriva al bivio col sentiero D11 a Pian di Gè; si segue ora (svolta a destra) il D11 che un po’ su sterrata un po’ tagliando i tornanti arriva al Sacro Monte, alla Cappella del Paradiso. Da questa seguendo le varie strade si scende al sottostante cimitero da dove si ritorna al punto di partenza
- Cartografia:
- Carta della Valle Dora Baltea Canavesana, Fg. 02, Scala 1:20000, MU Edizioni