Nel periodo estivo la strada di Pian del Re oltre che essere a pagamento (10 euro) è limitata al passaggio di un determinato numero di auto, oltre il quale viene chiusa ed occorre o partire a piedi da Pian della Regina (300 m di dislivello aggiuntivi) oppure utilizzare il servizio navetta.
Partenza dal Pian del Re da dove si segue il sentiero V16 per il Colle delle Traversette, che con percorso molto dolce porta prima a Pian Mayt e poi ad una vecchia casermetta
Si svolta ora a sinistra e si raggiunge il rapidamente l’ingresso del Buco di Viso 2822 m (galleria artificiale usata un tempo dai mercanti di sale) che va attraversato (occorre una torcia) oppure si continua a salire per il ripido sentiero per il sovrastante colle delle Traversette, in alternativa si può salire al sovrastante Colle delle Traversette 2950 m, che in ogni caso andrà raggiunto anche se si è attraversato il Buco.
Dal colle si segue a sinistra la traccia (tacche vernice gialla) che restando sul versante francese risale con un sentierino il pendio di pietrame e sfasciumi, portandosi alla base di una modesta paretina di rocce, dove inizia la parte “alpinistica” del percorso.
Si sale la paretina ben appigliata e non esposta, per tornare su terreno più facile con tratto di trasferimento su sentiero. Si arriva ad una breve placca inclinata con una roccia sporgente, dove occorre abbassarsi per superarla, quindi breve passaggio sul filo di cresta un po’ aereo e successivamente n murettino gradinato ma un po’ aggettante, che conduce al punto in cui si scende sul versante italiano (passaggio chiave della salita).
Qui occorre disarrampicare il muretto con passi di II /II+ di una decina di metri su rocce ben gradinate ma con una certa esposizione; sono però presenti degli spit dove potersi assicurare avendo con sè una corda (20 m sono più che sufficienti).
Sceso il muretto per facile sentiero che aggira il torrione sul lato italiano, si raggiunge la vicina croce, senza alcuna difficoltà.
Il passaggio chiave al ritorno si presenta decisamente più agevole dovendolo affrontare in salita e potendo vedere gli appigli che sono molti le rocce sono molto gradinate e con tanti appigli e vanno disarrampicate ma la verticalità ci ha fatto optare per fissare una corda agli spit presenti per scendere in sicurezza. Con 10 m si scende comodi, con 20 si può anche assicurare il tratto di cresta precedente.
- Bibliografia:
- In Cima Nelle Cozie Meridionali, Ed. Blu