Da la Bourgea o se si è riusciti ad arrivare dinanzi la Cappella di Saint Roch, si sale il facile pendio assolato che tocca alcune baite, raggiungendo rapidamente le case di Mikeou 1500 m. Da qui occorre deviare nettamente a sinistra, per inoltrarsi nel bellissimo bosco di larici che ci accompagnerà per gran parte della gita. Si reperisce un’evidente sentiero che sale verso ovest, subito in buona pendenza. Poco oltre si incontrerà un bivio, non si deve proseguire dritti (si andrebbe lungo la pista forestale che termina alla Cabane de l’Alp), ma si continua a sinistra, o salendo direttamente nel bosco, o proseguendo lungo la stradina in direzione sud-est per un tratto. Si supera un primo dosso boscoso, intervallato con un breve pianoro prima di riprendere la salita, ora più ripida. Non c’è percorso obbligato in assenza di tracce esistenti, conviene comunque proseguire sempre in direzione O/SO scegliendo i passaggi meno ripidi. A 2100 m il lariceto inizia a diradarsi regalando begli scorci panoramici, e anche la direzione da seguire diventa più evidente. Si arriva ad un bellissimo balcone sospeso, all’inizio della Crete de la Breche, niente altro che una comoda e dolce dorsale che va seguita fino in cima, che si vede superato un dosso dove terminano gli ultimi alberi a 2300 m circa. Non resta che salire il plateau, con percorso a piacere, fino alla cima 2460 m. Se le condizioni della neve (assenza di cornici) lo consentono, si può proseguire sulla cresta verso le Pinfol fino alla quota 2511 m.
La discesa avviene dal percorso di salita, con ampie possibilità di scelta nella fascia boscosa.