Utili i ramponi per l’ultimo tratto.
Gita splendida, su terreni ora ripidi, ora ripidissimi, su pendii più tranquilli e su lunghi diagonali.
Inutile raccomandare l'attenta valutazione dello strato nevoso nel tratto del ghiacciaio Lepère.
Dall’Hotel Foyer de Montagne seguire la strada (chiusa in inverno) che sale sulla destra orografica al piano della diga di Beauregard, proseguire lungo la strada fino ad oltrepassare una galleria posta a circa un chilometro dalla diga.
Poco dopo una deviazione per località Rochere invita ad una dolce salita. Occorre seguire il tracciato dell’interpoderale fino alle evidenti segnalazioni che indicano la deviazione per il rifugio privato dell’Epee, nel vallone del Bouc.
Prendendo lentamente quota ci si avvicina al pianoro che porta al rifugio, nascosto al di sotto di un gibbone roccioso.
Proseguendo a monte del rifugio, attraversare il letto del torrente e portarsi in corrispondenza del primo evidente vallone sulla destra, pieno sud-est. Le pendenze di questo tratto, tutto esposto a nord, è notevole.
Si transita e si supera il piccolo ghiacciaio di Lepere, giungendo ad una sella, compresa tra “quota 3.185” ed il contrafforte che regge la cresta Forciaz – Rabuigne.
Superata la sella entriamo in un piccolo pianoro. Si riprende a salire di nuovo su pendenze consistenti e poi, un diagonale in direzione E pieno (esposizione SO) per raggiungere la ben visibile sella sotto il dente aguzzo della Forciaz. Qui, a 30 metri di dislivello dalla punta, si lasciano gli sci.
- Cartografia:
- l'Escursionista 1/25.000 n° 3