Tempo complessivo: ore 8-11.
Il dislivello è superiore ai 2200-2300 mt in quanto nel vallone del rio Lazin si perdono complessivamente 100 mt. Inoltre dalla Bocchetta di Fioria è necessario perdere circa 300 mt per entrare nel vallone di Eugio, all'altezza del lago Boccutto.
Da lì è necessario risalire 500 mt per giungere al passo del Lago Gelato, lungo rocce montonate e pendii erboso detritici privi di sentiero (ometti), lungo i quali è facile sbagliare strada.
Il ritorno dal passo del Lago Gelato a Forzo è lungo.
Da Lasinetto 1024 mt, poco più di 2 km prima di Forzo, si parcheggia l’auto in uno spiazzo e si imbocca il sentiero 602 per il Lago Lazin e la Bocchetta di Fioria, facile, ottimamente e interamente segnalato di recente (complessivamente 1700 mt di dislivello).
Alla Bocchetta ottimo panorama sul vallone di Eugio (si vede bene il lago con la diga) e le Levanne. Ora occorre divallare in leggera diagonale verso dx nel senso di marcia (ovest-sudovest) per 200 mt di dislivello, seguendo gli ometti (non seguire i segni per il lago di Eugio, che portano in basso a sinistra), fino a pervenire a un laghetto, al termine del quale un ometto su un costone (cercare bene) porta in un valloncello che, in salita, si affaccia su un ripido canale. (NB: scendendo in diagonale dalla Bocchetta, si può vedere e incontrare un primo minuscolo laghetto forse stagionale, forse in altre stagioni ridotto a una semplice pozza: NON è il laghetto che porta al canale, e per raggiungere quest’ultimo occorre procedere ancora qualche centinaio di mt in direzione nord).
Scendere nel canale, su traccia, per un tratto lungo una ventina di metri, per reperire subito un piccolo intaglio alla propria dx che permette di uscire dal canale stesso e divallare così facilmente, per poi risalire di qualche decina di mt, fino al lago Boccutto (1 ora dalla bocchetta di Fioria).
Passare a sinistra del lago nel senso di marcia (è facile smarrire gli ometti) e, salendo per stupende placche montonate di granito, pervenire ai laghi di Bort. Sempre tenendosi a sinistra, risalire pendii erboso-morenici e rocce montonate (qualche ometto, attenzione a non smarrirli), fino alla selvaggia conca del lago Gelato, 2846 mt.
Dirigersi a dx (sin idrografica) e risalire un pendio-canale in direzione del passo del lago Gelato, ben visibile e più alto del lago di 100 mt c.a (2957 mt, ore 1,30-2,30 dal lago Boccutto, dipende molto dalle condizioni e dagli eventuali errori di itinerario).
Scendere il versante opposto (traccia con numerose e recenti tacche rosse, che evitano di divallare lungo la massima pendenza: un po’ ripido, specie se con neve), fino a pervenire ad un pianoro erboso, c.a 700 mt più in basso, oltre il quale si ritrova un buon sentiero (il n° 605).
Seguire questo sentiero fino alla confluenza con quello n° 606 e, dopo aver oltrepassato le Grange Vassinetto (2017 mt) ed essere successivamente entrati in pineta, scendere con ottime e comode svolte a Forzo.
Da lì, per strada asfaltata, ritornare al punto di partenza dove si è lasciata l’auto.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000, Valle Soana e Bassa valle Orco