Da centro di Isoverde ci si dirige verso Gallaneto attraversando il torrente (palina FIE con segnavia ++) e prendendo una piccola strada asfaltata che sale sulla sinistra. All’inizio si seguono i segnavia FIE ma dopo circa 1 km (ia Laboi) si prende a sinistra il sentiero CAI n. 6 che sale prima tra le case di Gallaneto e poi per un sentiero tra le fasce a terrazza. Si trascurano varie diramazioni che si innestano sul sentiero principale sempre ben segnato con pittura o piccoli cartelli affissi sugli alberi e dopo aver attraversato alcuni rii si arriva ad una casa con annessa stalla. Si sale a destra e si guadagna la sella dove si trovano i ruderi delle Case Burrano (501 m). Si sale ancora sempre sul sentiero n. 6 prima nel bosco e poi su terreno più aperto e si punta alla valletta del rio du Baru. Si risale il ripido pendio, prima vicino al ruscello e poi allontanandosi un po’ dall’impluvio seguendo sempre segnavia e ometti e si raggiunge la ben visibile selletta della Gua du Baru (822 m) sotto il Bric di Guana. Con un ultimo strappo si sale su terreno più roccioso e si guadagna la piatta vetta del Bric di Buana (963 m). Da qui si prosegue a destra in direzione dell’Alta Via dei Monti Liguri, che si raggiunge in breve e si prende sempre verso destra fino alla località Prato Perseghin (palina). Qui si prosegue verso sinistra e dopo un po’ si abbandona l’AVML (che sale alla sella tra il Monte Taccnone ed il Monte delle Figne) per proseguire su un sentiero più in basso, segnato solo con ometti, che percorre lungamente in diagonale le pendici del monte delle Figne fino a sbucare sulla piatta e panoramicissima vetta (1172 m) dove lo sguardo spazia a 360o gradi dal mare alla catena alpina.
Per il ritorno si segue il sentiero FIE contrassegnato da due croci (inizialmente gialle) che si aggancia scendendo alla palina poco sotto la vetta. Si percorre l’ampio crinale (attenzione in caso di nebbia) e si arriva alla selletta tra il monte delle Figne ed il monte Taccone. Qui si ritrova anche l’AVML (che si segue a destra mentre il ramo di sinistra porta al Passo della Bocchetta) e si ritorna a Prato Perseghin (dove si era transitati anche nel percorso di andata). Qui il segnavia FIE diventa rosso (per il cambio del versante da padano a tirrenico) ed il sentiero si cala deciso nella valletta che scende verso Cravasco. Scendendo su terreno un po’ accidentato ma sempre ottimamente segnato, si arriva ad un grazioso ponte in pietra, che si attraversa e si arriva a Case Volpe (500 m). Da qui si prende una strada prima cementata e poi asfaltata e si prosegue a sinistra verso le altre case sparse del paese. Nei pressi di alcune villette si imbocca Via Peschiera e si seguono i segnavia ++ che con un sentiero nel bosco che costeggia un ruscello portano a raggiungere la strada asfaltata che da Cravasco porta a Isoverde nei pressi di una cava. Le ultime centinaia di metri si percorrono sulla strada asfaltata che in breve riporta a Isoverde.