A fine stagione, partendo da Montagna Baus, il dislivello si riduce a circa 750 m.
In buone condizioni tutto il percorso è fattibile agevolmente racchette ai piedi, ramponi e piccozza sono necessari solo per la via diretta di collegamento fra le due cime.
Il senso migliore in cui percorrere l'anello è quello proposto.
Dalla piazzola parcheggio di quota 1700 m oppure dai pressi del ponte che attraversa il torrente Farcoz a quota 1730 m (o più avanti se la strada fosse sgombra e percorribile) si segue brevemente la strada per il Colle del Gran San Bernardo, si supera il ponte e poi si volge a destra seguendo la vecchia mulattiera che sale per un primo tratto ripida, e poi dopo essere passata nei pressi di una baita, transita sotto il viadotto della strada di accesso al tunnel del Gran San Bernardo. Superato il viadotto si scende brevemente nella bella conca nota come Plan d’Arc 1940 m alla base dei pendii che salgono verso il Colle del Gran San Bernardo e agli altri itinerari della zona.
Dal pianoro si piega a destra salendo un pendio che porta nuovamente sulla strada nei pressi del primo tornante che si vede a destra; dal tornante a quota 2000 m si continua a destra per un pendio abbastanza inclinato e “sospeso” sul canalino che solitamente si utilizza in discesa per tornare al Plan d’Arc. Questo pendio consente di tagliare parecchi tornanti della strada (che naturalmente si può percorrere).
Si ritorna sulla strada a quota 2200 m, e quando si è in vista delle costruzioni nei pressi della Casa Cantoniera, si volge a sinistra superando un breve pendio, passando accanto all’Alpe Fonteinte 2337 per poi riguadagnare la strada poco sopra, giungendo ad un bellissimo anfiteatro dove iniziano i due valloni del nostro percorso.
Puntando alla formazione rocciosa Tour des Fous, si raggiunge l’alpeggio Montagna Baus 2369 m.
Qui si deve scegliere quale vallone salire, a seconda se si vuol passare prima alla Tete de Fenetre o alla Fonteinte.
Per la salita alla Tete de Fenetre si imbocca il valloncello a monte dell’alpeggio, inizialmente una specie di canalino sinuoso, che poi sfocia in un vasto altopiano, con a sinistra il percorso che prosegue al Mont Fourchon, e invece davanti a noi il pendio di accesso alla Fenetre de Ferret e alla Tete de Fenetre ben evidente.
Si sale l’ampio pendio, con moderata pendenza stando prevalentemente al centro per poi spostarsi gradualmente verso sinistra (per aggirare affioramenti di roccia).
Quando il pendio spiana si è nei pressi (un po’ più a monte) della Fenetre de Ferret 2695 m. Per arrivare in cima non resta che seguire l’ampia dorsale verso sinistra (sud-est) fino alla breve pala più ripida che si supera senza problemi sbucando quindi ad una piccola insellatura dove è posta la vetta 2823 m.
Dalla vetta ritornare indietro per un tratto lungo l’itinerario di salita fino alla Fenetre de Ferret, qui ci sono due opzioni per andare alla Tete de Fonteinte:
1) via diretta (occorrono piccozza e ramponi): si risale il versante occidentale della Tete de Fointente con un traverso dal passo verso sx fino a raggiungere l’ampia sella pochi metri a sud della vetta (breve tratto ripido, 50m 40°).
2) giro per i Lacs Fenetre (250 m di dislivello aggiuntivi), dalla Fenetre de Ferret si scende sul versante svizzero attraverso bellissimi pendii (a sinistra più dolci a destra più ripidi -cautela-) sino alla conca dei laghi a circa 2500 m. Raggiunta la zona dei laghi, scendendo il meno possibile, si attraversa il ripiano per riprendere a salire in direzione est, sormontando un dosso e seguendo una poco marcata dorsale che risale il vallone che porta al Col de Fonteinte o Fenetre d’en Haut (attenzione ai pendii sotto la cresta per la Pointe de Drone); un ultimo tratto un po’ più ripido con qualche diagonale conduce al colle 2723 m. Da questo volgendo a destra, in pochi minuti su facile pendio si raggiunge la cima della Tete de Fonteinte 2774 m.
Ridiscesi al colle, inizia la discesa verso Montagna Baus, occorre mantenersi sul bordo destro del pendio, inizialmente dolce poi più ripido per un tratto (stando al centro è ancora più ripido); sotto questo tratto il vallone diventa più dolce e comodo da percorrere, fino a raggiungere la conca con la strada che in breve riporta a Montagna Baus, dove si chiude il parziale anello percorso.
Da qui non resta che rientrare a Saint Rhemy con il percorso di andata.
- Cartografia:
- NS foglio 1365 - Gran San Bernardo. Scala 1:25000. Carta n. 5 - Gran San Bernardo-Ollomont Escursionista Editore. Scala 1:25000