Salita consigliata solo con buone condizioni della montagna, orientamento precario in caso di scarsa visibilità.
Da San Giacomo si segue la sterrata che sale lungo il Vallone del Gesso della Barra in direzione del rifugio Soria-Ellena. Poco prima di raggiungerlo, a q. 1795 ca (palina) si svolta a destra sul sentiero che conduce al colle di Fenestrelle.
Dai ruderi del Gias Balmetta (2160 ca) si abbandona la mulattiera per attraversare in leggera discesa a sinistra il vallone ed imboccare il vallone parallelo detto impropriamente della Valletta dell’Asino.
Raggiunto quest’ultimo, si salgono sulla sinistra orografica i lunghi pendii dominati a destra dal complesso e verticale versante sud della cima. Poi, a q. 2460 ca, presso un isolato grande masso sporgente (prima di raggiungere il colletto dell’Asino o Bassa Margot), si piega a destra della spalla SO che segna la cresta SO a sinistra della cima. Si arriva così alla base dell’evidente e ripido canale erboso che scende dalla cresta. Dopo ca. 50 m il canale si biforca, si percorre il ramo destro fino alla crestina che ne limita l’orlo superiore destro.
La si scavalca e, su facile e breve cengia poi su roccette si raggiunge una stretta forcella.
Continuando verso destra si segue la cresta sud ovest che con qualche passo di I e II- porta al segnale di pietre della cima del Roc di Fenestrelle.
Variante delle cengie (GMI): l’accesso alla cima dal versante sud può anche avvenire lungo un sistema di cengie che solcano la parete.
Dal colle di Fenestrelle si scende per un breve tratto su detriti appena sotto i dirupi della sovrastante spalla che domina il colle. Si sale facilmente una evidente cengia-canale verso sinistra raggiungendo il contrafforte divisorio tra il vallone che scende dal colle e la Valletta dell’Asino.
Dopo un breve terrazzo erboso che può anche essere raggiunto facilmente dalla Valletta dell’Asino, si continua in lunga salita verso sinistra sfruttando cengie erbose (tracce frequenti di ungulati) abbastanza delicate ed a tratti molto esposte.
Quando ci si trova sulla verticale della vetta, si sale uno dei ripidi canali rocciosi (inframmezzati da placche erbose), discendenti ripidi dalla cresta sommitale.
Questa variante va affrontata solo in ottime condizioni della montagna ed è assolutamente sconsigliata in discesa.
- Cartografia:
- IGC 8 Alpi Liguri e Marittime
- Bibliografia:
- In Cima nelle Alpi Marittime vol.II GMI Alpi Marittime vol.I