Dal Santuario percorrere la strada fino all’altezza del primo ponte. Abbandonarla ed innalzarsi sulla destra per prati e tracce a mezzacosta, in direzione di un rudere che si vede più in alto sulla destra. Raggiunto il rudere continuare per tracce, scendere per attraversare un ruscello. Risalire sulla riva opposta e, seguendo una traccia più marcata addentrarsi nel Vallone del Rio di Pier. La traccia è abbastanza evidente e permette di portarsi facilmente sotto il ripido pendio di sfasciumi che scende dalla depressione tra il Monte Reghetta a destra ed il Monte Faraut a sinistra. Raggiunta al meglio la dorsale svoltare a destra e raggiungere in breve, su sfasciumi e roccette, la vetta del Monte Reghetta, m. 2961. Ritornare sui propri passi e, dopo avere raggiunto il punto più basso della depressione, iniziare a salire verso il Faraut seguendo una traccia che volge inizialmente a mezzacosta verso sinistra per poi ritornare verso lo spartiacque raggiungendo in breve la croce di vetta del Monte Faraut. In alternativa si può risalire direttamente lo spartiacque (più faticoso ma più veloce e diretto).
Per la discesa si può percorrere la traccia che raggiunge il Rifugio Carmagnola e, seguendo la strada, ritornare al Santuario.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.7 Valli Maira Grana e Stura