Il periodo migliore per fare questa escursione va da giugno a ottobre, ad inizio stagione la cresta finale potrebbe essere ancora innevata, ed in questo caso potrebbero essere utili piccozza e ramponi. Questa salita è valutabile E fino alla Colletta, mentre la cresta che conduce in vetta è da considerarsi EE.
Avvicinamento
Si raggiunge l'imbocco della Val Maira a Dronero, risalendola fino ad Acceglio. Superato Acceglio si procede in direzione di Chiappera fino a raggiungere la frazione Villaro. A fine paese, si deve svoltare a destra (cartello indicatore in legno per Lausetto). La strada è quasi sempre piuttosto stretta, ma in buone condizioni e percorribile senza problemi. Superato il paesino di Lausetto la strada diventa sterrata ma in discrete condizioni (percorribile anche da auto normali). In corrispondenza di un ponte si procede dritti seguendo il cartello indicatore con i segnavia T11 e T18. Si risale lentamente il vallone su sterrata costeggiando il torrente fino ad un ponte in legno. Si prosegue con una lunga serie di tornanti, trascurata una diramazione a destra si raggiungono prima le Grange Varzio e successivamente un tratto pianeggiante porta alla chiesetta di Madonna delle Grazie m. 1994, dove si trova uno spiazzo utilizzabile per parcheggiare 4-5 auto. E’ possibile anche proseguire con l’auto fino alle Grange Morletto, ma il fondo è piuttosto dissestato e sconsigliabile.
Descrizione
dalla chiesetta della Madonna delle Grazie si prosegue lungo la stradina sterrata che continua a risalire il Vallone Traversiera, raggiungendo in breve dopo aver superato un falsopiano le Grange Chiapusso 2014 m, dove la sterrata svolta a sinistra ,attraversando un ponte sul Rio Mollasco (da non seguire la diramazione di destra che porta alle Grange Giacomarda). Ora la sterrata sale con più decisione fino ad un tornante sulla destra, superato il quale si procede in costante, ma non eccessiva salita. Raggiunto un piccolo slargo si deve abbandonare il sentiero che sale a sinistra entrando in Val Fissela (segnavia Gta, porta verso il Colle di Rui), e si procede invece sulla destra, seguendo la sterrata (ora senza segnavia), che risale il vallone in moderata salita (bella visuale sulla pareti rocciose del Monte Cervet) raggiungendo il ripiano erboso dove si trovano le Grange Morletto 2219 m. Si prosegue lungo la sterrata raggiungendo uno slargo, dove superato un ponte in cemento si raggiunge la Fonte Nera 2473 m, punto dove confluiscono il Rio Traversiera e il Rio Faraut. Dalla Fonte Nera si prosegue lungo la sterrata che supera prima a destra e poi a sinistra i dossi pascolivi del Chiutas, raggiungendo il circolo terminale del vallone (in alto a sinistra è ben visibile il Rifugio Carmagnola, utile come punto di riferimento). Salendo lungo la strada sterrata, raggiunto un tornante a quota 2770 m, si abbandona la strada e si piega a destra lungo una traccia di sentiero che sale direttamente per un pendio di sfasciumi, fino a raggiungere il colletto di quota 2821 m. posto sulla cresta SE del Faraut. Si continua lungo una traccia che sale appena sotto il filo di cresta, tra sfasciumi e roccette (o neve ad inizio stagione) fino ad una seconda selletta, dove conviene portarsi sul filo, e piegando verso sinistra, tra pietrame e qualche tratto di elementari roccette, si raggiunge prima una spalla e poi facilmente il cupolone della cima, sormontato da una croce metallica. (ore 3,00 dalla chiesetta della Madonna delle Grazie alla cima, indicative). In discesa si segue a ritroso l’itinerario di salita, o con alcune scorciatoie per tagliare alcuni tornanti della strada, fino a raggiungere nuovamente la chiesetta della Madonna delle Grazie.
Storico
Il Monte Faraut è montagna situata sulla cresta spartiacque tra le Valli Maira e Varaita, presenta un accesso facile, con percorso che in buona parte si svolge su stradine sterrate e poi traccia di sentiero su un crestone detritico (o innevato ad inizio stagione). Uno dei classici 3000 che vengono saliti con buona frequenza sia dalla Valle Maira che dalla Valle Varaita. Uno dei principali motivi di interesse per compiere questa salita è il notevole e bellissimo panorama che si può ammirare dalla cima. Non ci sono punti d’appoggio intermedi (il Rifugio Carmagnola non viene quasi mai utilizzato) ma si può salire comodamente in giornata. Per quanto riguarda il nome di questa montagna, sembra che derivi dal provenzale “fer” che indica un luogo selvaggio, sterile e da “aut” che significa alto o superiore, la composizione dei due termini ha quindi originato il nome poi adottato nella letteratura alpinistica e nella cartografia locale.
- Cartografia:
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IGC foglio 111 Valle Maira - Acceglio, Chambeyron. Scala 1:25000
- Bibliografia:
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In cima, 90 normali nelle Cozie Meridionali. Blu Edizioni
Ultima revisione 08/01/2024
Autori:
ste_6962