Note
Storico
Nel massiccio dell'Elbsandstein, conosciuto anche come "Sächsische Schweiz", vige l'etica severa di non utilizzare protezioni veloci in metallo che possono consumare la tenera arenaria. Inoltre la chiodatura é distanziata oltre ogni misura da noi conosciuta. Sicché è permesso scalare solo incastrando nodi di cordini, niente friends o nuts e niente magnesite. Se in falesia avete un buon grado sui fix, qui vi troverete a scalare, almeno le prime volte, due/tre gradi sotto il vostro livello.
Viene utilizzata la scala grado Elbsandstein, che é estremamente severa. Il grado 4 equivale a quello UIIA, ma risulta più impegnativo, anche perché spesso non si possono mettere protezioni sull'intera lunghezza, e non ci sono protezioni fisse, neppure alle soste.
Avvicinamento
Viene utilizzata la scala grado Elbsandstein, che é estremamente severa. Il grado 4 equivale a quello UIIA, ma risulta più impegnativo, anche perché spesso non si possono mettere protezioni sull'intera lunghezza, e non ci sono protezioni fisse, neppure alle soste.
Da Dresda a Pirna, verso il confine con la Cechia. Proseguire lungo il corso dell'Elba fino al paese di Bad Schandau. All'uscita del paese, ancora per un km fino alla deviazione a sinistra per il piccolo borgo di "Ostrau". Si percorre la strada in salita per un km, fino a lasciare l'auto ad un posteggio. Da qui si seguono le indicazioni per il gruppo di torri "Schrammsteine" e la valle di "Kirnitzsch". Dopo 20 minuti di cammino si raggiunge un bivio a destra, e la torre di Falkenstein é già visibile. Altri 15 minuti alla base.
Descrizione
La via é abbastanza evidente. Segue i punti deboli della parete di questa splendida torre rettangolare. Su di essa vi sono tracciate un centinaio di vie. protette con anelli cementati mooooolto lontani. Il primo può essere anche a 20 metri da terra.
- L1: si segue uno splendido diedro/camino di mammelloni di arenaria solidissima. (clessidre o nodi) Sosta su piccola clessidra. III+.
Trasferimento a destra su facile cengia.
- L2: splendido diedro fessura lavoratissimo (clessidre), poi traverso a destra sotto una gronda (placca sprotetta). Sosta su anello cementato di un’altra via. IV .
- L3: Toboga di placca sprotetto fino ad un diedro camino (nodo da incastrare). Uscita su pulpito con chiodo a pressione e maillon. IV.
- L4: arampicare in discesa nella fenditura/camino. III. sosta su clessidra.
- L5: tiro chiave. Superare la fessura/camino sopra la sosta (faticoso) e proseguire in opposizione sopra la profonda spaccatura fino ad un intersezione di fessure/crepacci piuttosto opprimenti. Nessuna possibilità di protezione, se non due nodi incastrati assai dubbi. Spaccare al lato opposto e riprendere a salire in opposizione. Zero protezioni fino in sosta, che non c’é…io sono andato ad una piccola betulla 20 metri più lontana.
La linea di calata dalla cima parte sotto il masso di vetta, presso il “libro di via”. Tre doppie su anelli cementati.
La grande classica del Falkenstein, aperta da Oscar Schuster nel 1892... Niente da commentare!
- Cartografia:
- Schrammsteine - Kirnitzschtal 1:20000 VERLAG