Si ringrazia il negozio Blocco Mentale di Valentina Seghezzi di Brescia per la fornitura delle piastre utilizzate sulle nuove vie del Settore Destro, altro grazie a Andrea e Raffaele per l’immane lavoro svolto per la fruizione della falesia.
BREVE DIVAGAZIONE sul Dry Tooling: con la premessa che tutti concordano nel non andare a “grattare” i siti dedicati all’arrampicata in falesia e non , vorrei aggiungere solo alcune opinioni personali sugli attacchi pubblicati in internet e sulla carta stampata a questa giovane disciplina, dalla mia posizione di vecchio scalatore e speleologo. Personalmente il dry mi ha dato una serie di nuovi stimoli dopo una vita spesa appeso da qualche parte (a oggi quasi, …quasi quarant’anni di attività) o a strisciare in qualche meandro della terra.
Ovviamente tutti noi dobbiamo rispettare delle regole precise, comunque “scagli la prima pietra” chi non ha colpe, ricordando un singolo episodio ad esempio: tra gli anni settanta e ottanta “APPIGLI DI RESINA” sulle muraglie del Verdon…….! (si potrebbe continuare per intere pagine).
Concludendo, credo che quel fortissimo scalatore estero e che da alcuni mesi abita stabilmente in Italia che ha scagliato la sua pietra contro il dry tooling, abbia preso un piccolo abbaglio andando in giro in cerca di nuova roccia per tiri duri trovando l’unica falesia di Dry ad Arco e nata come tale da subito. Lui stesso e giustamente afferma che questa disciplina deve andare a cercare il suo sviluppo in zone con roccia non particolarmente sana o in ex cave, con siti completamente separati dal resto dell’arrampicata. Ma se si osserva meglio la morfologia e la struttura della falesia di Arco, ci si accorge che era una antica CAVA ora abbandonata. In Val di Scalve lavorando appena un poco potrebbe trovare molti posti per aprire decine di tiri di 9a, ma anche ad Arco di spazio vergine e con possibilità di gradi alti ne esiste ancora (vedere tutto il settore nuovo del monte Colt - dalla scaletta metallica a sinistra). Il primo tiro della via I Riflessi del Rosso (al Colt) è la da provare……(se non è 9, sarà 8).
Alberto Damioli
Poco oltre la terza galleria, parcheggiare l’auto nello spiazzo a destra (non dimenticate di buttare un’occhio verso monte al gran salto scavato dal fiume dove in inverni particolarmente freddi si formano decine d colate ghiacciate, di cui poche sotto il grado 6).
A piedi imboccare la vecchia strada verso valle per 500 metri circa, fino a prendere a destra il ripido sentiero nel bosco che si inerpica fino alla falesia (poco prima ancora sul vecchio tracciato stradale le vie del Settore Basso).
Ricordo che questa porzione di roccia è dedicata alla sola arrampicata su roccia con piccozze e ramponi ed è nata grazie dall’ottimo lavoro di chiodatura e disgaggio e dalla passione di Andrea Arici di Borno e Raffaele Mercuriali da Forlì. Il sottoscritto ha partecipato solo minimamente, con l’apertura di tre nuovi itinerari (7,8,9 sullo schizzo del Settore Destro).
L’ottima posizione (il sole va via presto anche d’estate, verso le 13.00) e la tranquillità del luogo immerso nella natura contribuiscono al fascino antico di questa falesia.
DESCRIZIONE (FALESIA VIA MALA):l’arrampicata in tutti i settori è molto atletica e di soddisfazione, vie relativamente facili e di movimento nei Settori Basso e Destro, impegnative e molto tecniche quelle del Settore Centrale o della grande grotta di El Diablo. Nomi all’attacco delle vie.
Qui di seguito i nomi e le proposte di grado:
SETTORE CENTRALE “El Diablo”
1) Dobermang D9+
2) Parla Pirla che tra un po’ non parli più… D10
3) Bella senz’anima D10+
4) Across evil’s land D? (da liberare)
5) L’uomo sogna di volare D9+
6) Woman and Warrior D8+
SETTORE DESTRO
1) Over the Raimbow D4+
2) Skorpion D7+
3) Sweet Armony D6
4) El movimento D6+
5) Mogusha D6+
6) Dolce Ghisa D8+
7) Alè Ale D7
8) La vendetta del Narvalopode D8
9) Polline di Sogni D6
10) Progetto
SETTORE DESTRO
1) El Fuego D5
2) Rugby or Climbing D5+
3) L’Amour Toujour D5+
- Bibliografia:
- Alberto Damioli