Dal parcheggio seguire il segnavia 27B fino alle baite di Grandzetta dessus. Abbandonare il sentiero seguendo la direzione del piccolo tubo d’acqua nero che foraggia la baita. Il primo tratto nel bosco è ripido e si sale senza riferimenti precisi. Man mano che si prende quota, la spalla est diventa piu’ evidente e marcata. Un piccolo risalto di blocchi accatastati permette di accedere al pendio finale. Ultimi metri su ripida erba olina (stando a sx) o roccette (stando sul filo della cresta est).
Variante piu’ comoda:
Dal parcheggio seguire il 27 fino a raggiungere il Casotto del PNGP.
Dietro al Casotto, in prossimita’ della palina che prosegue al colle del Trayo, abbandonare il sentiero e dirigersi verso dx per una lieve traccia che diviene subito piu’ marcata e scende di qualche metro, supera un ponticello in legno, scende ancora di poco, meno evidente, e risale su delle roccette, divenendo poi nuovamente piu’ marcato e tacchato in giallo.
Seguendolo si percorrono i ripidi pendii alla base della Becca di Eytava fino a raggiungerne la cresta e da questa per ripidi pendii erbosi e poi roccette in punta.
La punta dalle carte pare essere la seconda elevazione poco piu’ alta, che si raggiunge facilmente per roccette e sfasciumi stando sul lato dx, costeggiando tutta la cresta rocciosa a placchette e raggiungendo una piccola depressione da dove , in breve, per roccette, si arriva in vetta
- Cartografia:
- l'escurdionista - 1:25000 - valle di cogne