







2) Da Torino tramite il valico del Monginevro poi direzione Gap passando a Briancon, Argentière la Besse, fino a Mont Dauphin. Da qui si può scelgiere se salire al Col de Vars e quindi scendere a Barcelonnette, oppure se proseguire verso gap costeggiando il Lago di Serre Poncon fino a Barcelonnette.
Il sentiero ha inizio nelle vicinanze della stazione di partenza di una seggiovia (télésiege de l’Abrau), dove inizialmente segue una piccola stradina sterrata (cartelli indicatori, indicazioni per la Baisse de l’Auriac e il Rifugio Estrop) che risale un primo boschetto di larici e poi prende gradualmente quota per ampie distese prative nel Vallon Ravin de l’Auriac, si tralascia un sentiero che sale verso sinistra nel Vallon de Rougnouse, e, risale un secondo bosco di larici e raggiunge la spianata erbosa dove è collocata la piccola costruzione in pietra della Cabane Forèstiere de l’Auriac 2020 m. Da qui si vede bene la parte terminale del vallone e il colle da raggiungere. Piegando dapprima a sinistra e poi volgendo a destra si risale una vasta conca detritica che conduce nella parte finale del vallone, dove il sentiero supera una vasta pietraia con una serie di serpentine (in questo tratto spesso si trova neve fino a metà giugno) fino ad uscire all’ampio colle della Baisse de l’Auriac 2386 m (questo colle è noto altresì con il nome di Pas de l’Estrop). Sul colle si trovano paline segnaletiche e indicazioni per il Refuge de l’Estrop. Ci si porta sul versante opposto scendendo un tratto ripido su alcune facili roccette e passando in mezzo ad alcuni grandi pietroni si raggiunge un piccolo pianoro. Il sentiero ora piega a destra ed inizia traversare in leggera discesa un’altra grande pietraia con qualche tratto malagevole, poi il sentiero traversa in una zona con un piccolo bosco di pini cembri raggiungendo il filo di uno spallone dove si vede il fondo valle e la Tete de l’Estrop in alto a destra. Si continua a scendere verso destra, perdendo rapidamente quota fino ad incontrare un bivio, qui si lascia il sentiero di destra che sale verso la Baisse de l’Aiguille e la Tete de l’Estrop e si volge a sinistra, con una fitta serie di serpentine si scende ripidamente fino a raggiungere una distesa detritica ed erbosa, traversando in piano si raggiunge il Refuge de l’Estrop 2050 m. Dal rifugio si scende brevemente verso sinistra, si attraversa un piccolo ruscello e si inizia a salire lungo un ripido costolone erboso (sempre su un buon sentiero, indicato sa segni rossi e ometti) sul versante SE della Tete de l’Estrop (ben visibile in alto). Si tiene inizialmente il filo del costone che poi diventa detritico puntando inizialmente verso la Tete de Chabrières a sinistra, e poi volgendo gradualmente verso destra da quota 2600 m in direzione della soprastante Tete de l’Estrop ben visibile dal vallone di salita. Ad inizio stagione nella conca terminale sotto la cima è facile trovare il terreno innevato. Si traversa una vasta pietraia (sono presenti diversi ometti e alcuni segnavia rossi) portandosi sotto la verticale della cima, dove si contorna a destra la parete rocciosa che scende dalla cima e con un lungo traverso si prende quota, su terreno più ripido ed in qualche tratto malagevole si sbuca sull’ampia cresta nei pressi di insellatura posta tra la Grosse Barre (a destra) e la Tete de l’Estrop (a sinistra). Seguendo l’ampia e facile cresta a sinistra, composta in buona parte da grossi lastroni (presenti numerosi ometti) si raggiunge la vetta, dove si trovano una piccola croce in legno, una piccola statua della Madonna in legno e un pannello ripetitore. (ore 3.00/3.30 indicative dal rifugio alla cima). In discesa si può ripercorre a ritroso l’itinerario di salita, oppure è possibile compiere un anello. Una volta raggiunta l’insellatura tra la Grosse Barre e la nostra cima, si deve scendere a sinistra (traccia di sentiero indicata da ometti), seguendo il sentiero (segni rossi e diversi ometti si scende appena sotto il filo di cresta della Grosse e della Petite Barre. Il terreno è pietroso e a tratti malagevole, ma non ci sono problemi, qualche breve tratto di roccette gradinate per girare uno spallone roccioso e poi si piega ancora a sinistra, dove con percorso evidente e ben visibile si arrgiunge l’ampia spianata della Baisse de l’Aiguille m. 2578 dove si trova la piccola stazione terminale di un impianto di risalita (télésiege de l’Observatoire). Da qui il sentiero scende decisamente per una ripida china detritica nel Vallon de l’Aiguille non lontano dagli impianti di risalita raggiungendo un ampio pianoro erboso. Il sentiero volge successivamente a destra, si scende una breve fascia rocciosa e poi volgendo a sinistra si segue una stradina sterrata che con percorso evidente conduce al ben visibile centro abitato di La Foux d’Allos. Poco prima di entrare in paese, un sentiero sulla destra riporta al Pont de l’Abrau (punto di partenza e parcheggio). Circa 3 ore in totale dalla vetta al Pont de l’Abrau.
- Cartografia:
- IGN serie TOP25 foglio 3540OT Barcelonnette-Pra-Loup, Allos - IGN serie TOP25 foglio 3439ET Seyne. scala 1:25000
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