Salita non problematica in assenza di neve o ghiaccio, il dislivello contenuto non tragga in inganno perchè lo sviluppo della gita (17 km a/r) è considerevole. Questo versante di salita alternativo a quello da Grange di Argentera, è più lungo ma in contesto ambientale decisamente più affascinante.
E' facilmente concatenabile la Rocca Tre Vescovi con 20' aggiuntivi di salita su una ripida china detritica, con l'evidente traccia di sentiero che si stacca dalla conca compresa tra le due cime.
Accesso:
risalita quasi tutta la Valle Stura di Demonte, oltrepassata la suggestiva formazione rocciosa naturale delle “Barricate”, la statale 21 incontra l’abitato di Bersezio, all’altezza del quale un breve ponte sulla sinistra consente di attraversare il torrente, in direzione di Ferrere. Si sale la ripida e tortuosa stradina asfaltata (divieto in caso di pioggia o neve). In 6 km circa si raggiunge Ferrere, dove si può parcheggiare a bordo strada prima del paesino (parcheggio nel paese riservato ai residenti) oppure poco prima di scendere al paese, si incontra una strada sterrata che sale a destra, poco oltre c’è un grosso spiazzo).
Da Ferrere entrare entrare nell’abitato, e seguendo i cartelli imboccare il sentiero P39, che risale il bel vallone con moderata pendenza, sempre sul versante idrografico sinistro, tagliando a mezza costa sotto le propaggini sud-orientali della Cima delle Lose.
In circa 45 minuti si raggiunge il Gias Colombart Soprano 2250 m, collocato presso un piccolo pianoro attraversato dal Rio di Ferrere, che in stagione estiva funge da alpeggio e pascolo per bovini. Ai margini del pianoro la sterrata (strada militare) prosegue con fondo ancor più sconnesso fino a terminare al soprastante colle denominato Bassa di Colombart (campana) 2450 m, che mette in comunicazione i due valloni di Ferrere e Puriac, entrambi tributari dello Stura.
Dalla Bassa in direzione ovest, ma già visibile in precedenza dalla sterrata, si può ora ammirare bene la striata mole dell’Enciastraia adiacente alla più slanciata ma inferiore Rocca dei Vescovi.
La nostra vetta si presenta pietrosa di rocce sedimentarie, dall’aspetto perciò arido, e mostra alcune possenti bastionate di sostegno del suo versante nordest; scende invece verso la Rocca con un brusco salto roccioso. Lasciata la Bassa e traversato il pendio in falsopiano con un lungo traverso si giunge al Colle Puriac 2506 m sullo spartiacque Italia-Francia. Proprio sul colle il sentiero che percorriamo incrocia la traccia che proviene dalle Grange di Argentera e discende poi in territorio francese.
A questo punto il cammino prosegue inizialmente pressoché in coincidenza con la cresta spartiacque; poi si getta a nord inoltrandosi con salita più decisa nella conca detritica terminale ai piedi della conca tra la Rocca Tre Vescovi a sinistra, e l’Enchastraye a destra.
Superato il bivio che, a sinistra, conduce ripidamente alla Rocca dei Vescovi, il sentiero segnalato da tacche di vernice gialla, prende a salire più decisamente, tra ghiaioni e massi (ma sempre comodo), rimontando un paio di balzi rocciosi; si giunge a una crestina un poco franosa, al di sopra della quale una breve cengia obliqua sul lato italiano consente di pervenire agilmente in vetta (sconsigliato in caso di neve o verglas. In alternativa è possibile guadagnare direttamente la cresta per un breve canalino terroso puntando ad un intaglio tra le rocce; quindi si percorre il comodo crestone di roccette (tracce di sentiero) fino in cima (croce, edicola votiva e segnale trigonometrico).
Discesa lungo il percorso di salita.
- Cartografia:
- IGC Torino 1:25000 - Foglio 112
- Bibliografia:
- IN CIMA - Alpi Marittime1 - Blu Edizioni