N.B.
Grazie alle funivie, la salita risulta piuttosto breve, peraltro con molti più tratti pianeggianti che pendenti. La discesa con le ciaspole è piacevole fino a sotto il Tennbachhorn. Dopo bisogna scegliere fra una eventuale controsalita e il percorso un po' tormentato per il vallone di Milibach qui descritto (richiede neve assestata).
Da Wiler si prende il primo tronco di cabinovia per Holz (1969m) Da lì si sale in seggiovia dapprima a Stafel (2239m) e poi a Gandegg (2717m), dove si abbandonano gli impianti (purtroppo va comunque pagata anche la seconda cabinivia per la Hockenhorngrat). Un percorso orograficamente evidente e quasi sempre ben tracciato corre parallelo alla bastionata rocciosa che segna il confine fra il Canton Vallese e l’Oberland Bernese, in direzione nord/nord-est. Risalendo fra dossi nevosi e promontori rocciosi qualche leggero traverso e qualche passo un po’ più ripido, dapprima si passa sotto il Sackhorn (verso cui si stacca sulla sinistra un canalone di salita) e poi si raggiunge la Tennbachlucke, dove la cresta di confine cantonale si interrompe. Qui, abbandonando il percorso che verso nord continuerebbe fino al Birghorn (ben visibile di fronte a noi), si gira a sinistra (ovest) passando sul versante bernese, con emozionante vista sui ghiacciai. Con l’impressionante parete del Doldenhorn alla nostra sinistra, ci volgiamo a destra (nord) risalendo il facile ed evidente dosso di vetta dell’Elwartatsch fino alla sua sommità. Grandioso il panorama che spazia dalla Jungfrau al Bietschorn, dall’Aletschhorn al Bluemlisalp.
Dopo una doverosa sosta, torniamo per la traccia di salita alla Tennbachlucke dalla quale, anzichè riprendere il percorso verso sud, proseguiamo verso est puntando il Tennbachhorn. Su splendidi pendii scendiamo alla quota 2.855 dalla quale, a sinistra si scenderebbe per Im Tellin fino a Blatten, mentre a destra (direzione sud) si torna verso gli impianti di Lauchneralp. Dopo un lungo tratto pianeggiante, il percorso si dirama: diritto (sud) si risalirebbe a Gandegg, a sinistra (est) si scende per gobbe e vallette fino ad un laghetto ghiacciato segnato sulla carta svizzera (quota 2600 circa), sopra il quale sono ben visibili le tracce di discesa degli scialpinisti per il ripido pendio. Con un leggero traverso (delicato in caso di neve ghiacciata) si scavalca il filo di un costone roccioso (che dalla bastionata del Sackhorn scende fino allo Spalihorn sotto di noi) oltre il quale si apre il vallone di Milibach da cui già si vedono gli impianti e le case di Lauchneralp. Con un itinerario abbastanza “travagliato” per le ciaspole (occhio ai traversi in caso di neve non ottimale) si attaversano le scoscese pendici di tale vallone fino a ricongiungersi con le piste da sci nei pressi di Stafel, da cui, in breve, si torna alla stazione a monte della prima cabinovia (Holz).
- Cartografia:
- CNS 264S Jungfrau
- Bibliografia:
- Scialpinismo in Svizzera - 411 Itinerari scelti, F. Scanavino - F. Gansser - Itinerario 314