Dal parcheggio della frazione La Gazza si attraverso il piccolo nucleo abitato e si prende la mulattiera che si inoltra nel vallone di Baranca, costeggiando il torrente Mastellone. In successione si superano le baite abbandonate di Catolino e Lungostretto. Si giunge poi ad un ponte in cemento che permette di andare sulla riva opposta. Con un lungo traverso si giunge all’alpe Baranca e poco dopo al Rifugio Baranca. Proseguendo sempre sulla bella mulattiera si supera la Chiesetta edificata dal Gruppo Alpini di Fobello. Alzando lo sguardo si nota il nuovo Rifugio Alpino alpe Selle costruito a strapiombo sulla valle. Con ampi tornanti la mulattiera prende quota, si costeggia la cascata e si arriva al Lago Baranca. Breve deviazione a destra per raggiungere il nuovo rifugio gestito dalla gentile Sabrina. Si prosegue in piano verso il Colle Baranca e le Alpi Selle. Oltre le baite si notano i ruderi della celebre Villa Aprilia costruita all’inizi 900 dall’ing. Gilodi ed in seguito acquistata dalla famiglia Lancia e distrutta nel 1944 durante uno scontro tra nazifascisti e partigiani che ne avevano fatto un deposito di armi. Si riprende a salire e il sentiero effettua un vasto semicerchio con direzione sud-est e porta al Colle d’Egua m. 2239 dal quale si gode una delle più belle visioni del Monte Rosa. Nelle vicinanze del colle è ubicato il Bivacco Volpone-Sesone. Discesa per lo stesso itinerario.