
Se si parcheggia nella frazione di Somana (consigliato) bisogna dirigersi verso il piccolo borgo di Sonvico.
Da qui seguire i segnavia 15 e 17 per rifugio Bietti – Buzzi. Appena fuori dal borgo di Sonvico si incontra un primo crocevia. Da qui seguire a sinistra per il sentiero 17B per Zucco Sileggio / Zucco di tura
Il sentiero 17B è ben segnato e si passa dapprima per il Zucco di Tura (1046m). Da qui, tenendo la sinistra su sentieri segnato si incomincia a salire fino ad incontrare un piccolo passaggio attrezzato con catene. Subito dopo ci si porta sul Zucco Morterolo (1169m). Si continua a seguire il sentiero fino ad incontrare il passaggio attrezzato con scale (circa 50m da affrontare con kit da ferrata).
Per chi non vuole seguire la piccola ferrata, il sentiero prosegue a destra (bolli ben visibili) costeggiando le pareti rocciose del Zucco Sileggio. Lasciate le scale metalliche, dopo circa 15/20 minuti di cammino, si arriva alla croce del Zucco Sileggio (1370m).
Dalla croce proseguire verso Nord seguendo il sentiero 17A. Si transita dal bivacco Mario Sforza fino ad arrivare alla bocchetta di Verdascia. Proseguire sempre in direzione Nord per sentiero 17A tra bei boschi se piacevoli sali-scendi fino ad arrivare, dopo circa 20 minuti, alla bocchetta di Calivazzo.
Qui porre attenzione, poiché il segnavia del sentiero 17D potrebbe trarvi in inganno. Infatti quest’ultimo tende a farvi andare a destra in mezzacosta in direzione M.te Pilastro. In realtà se si vuole raggiungere la cima di Eghen, dalla bocchetta di Calivazzo, bisogna proseguire verso nord e per labili tracce lasciando il sentiero 17D alla vostra destra. Qui seguire il percorso migliore, senza allontanarsi troppo dalla cresta (semplici passaggi su roccette).
Raggiunta la cima di Eghen (nessuna croce o ometto presente), portarsi sul lato nord per un breve pendio erboso, qui deviare subito a destra dirigendosi nel bosco. Al contrario della salita qui la traccia è molto più evidente. Seguirla in mezzacosta e in breve vi porterà ad incontrare il sentiero 17D lasciato in precedenza.
Da qui in poi il percorro è evidente e si svolge in ambiente veramente suggestivo. Per arrivare al M.te Pilastro seguire i segnavia / bolli che si trovano fino ad arrivare ad un breve passaggio attrezzato (molto semplice). Superato il passaggio si rimonta sulla cresta e si prosegue verso nord con la nostra meta in bella vista. In meno di mezzora si arriva al M.te Pilastro (1827m).
Per il ritorno puntare alla deviazione che porta alla bocchetta di Prada (sentiero 17D). Scendere il ripido sentiero e in breve si è alla bocchetta.
Da qui deviare a destra puntando a sud-ovest, seguendo il sentiero 17 per Somana/Mandello Lario.
Seguire il sentiero fino ad arrivare alla cascina Calivazzo. Da qui seguire si possono avere due scelte. O seguire il il sentiero 17, portandosi sul lato destro orografico (cartelli indicatori) e con percorso mezzacosta si arriva fino all’Alpe Era Alta, oppure alla Cascina Calivazzo, puntare dritti per prati fino a prendere il sentiero che porta all’alpe Era Bassa (noi abbiamo seguito quest’ultima opzione).
Arrivati all’alpe Era Bassa, si segue il sentiero che riprende poco dopo il sentiero 17 lasciato in precedenza. Da qui il sentiero che si percorre in mezza costa, regala una bellissima visuale sul Sasso Cavallo.
In breve si arriva alla chiesetta di S. Maria sopra Olcio e poi, per semplice mulattiera, si arriva a Sonvico.
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