L1: muretto verticale 5c, poi diedro ad arco con qualche lama instabile.
L2: traverso a destra e dura fessura che incide un muro 6b
L3: fessura tra i due diedri che caratterizzano il secondo salto 6a, quindi faticosa strozzatura che difende un diedro 5c.
L4: diedro da superare prima sulla faccia sinistra poi lungo la fessura di fondo sbarrata da una lama strapiombante 6a; segue un traverso a sinistra su una placca e poi una fessura che incide uno spigolo 6a
L5: sul terzo salto la via segue il diedro centrale 4c, poi supera una strozzatura grazie a una scaglia 5c/6a seguendo infine il fondo del diedro fino a un terrazzo 5c
L6: ancora nel diedro fattosi più stretto 5c
Discesa: Dal terzo salto ci si cala da una pianta posta sul margine della parete (guardando verso monte) con una doppia da 50 m; poi ancora da una pianta dal secondo salto fino alla cengia sottostante. Di qui si attraversa la cascata di Balma Massiet,ci si porta alla base della struttura Sfinge e si scende agevolmente fino alla base del primo salto.
Materiale: 10 chiodi in posto; utile il martello per ribattere i chiodi e qualche cordone o fettuccia per le soste. Friend dallo 0,75 al 2 doppi. Utili anche degli stopper medio-piccoli.
- Cartografia:
- IGC serie Monti n° 103
- Bibliografia:
- Vallone di Sea, un mondo di pietra di Marco Blatto, Vivalda/Aria Editori